In seguito all’aumento di popolarità del chatbot di DeepSeek, molti paesi hanno iniziato a esaminare la sicurezza delle app e il rispetto delle leggi sulla privacy. La Personal Information Protection Commission (PIPC) della Corea del Sud ha sospeso il download dagli store di Apple e Google finché l’azienda cinese non avrà apportato le modifiche richieste in merito al trattamento dei dati degli utenti.
DeepSeek sotto esame in molti paesi
Diversi ricercatori hanno scoperto che l’app di DeepSeek invia i dati degli utenti in Cina. Il Garante della privacy italiano ha ordinato all’azienda cinese il blocco del trattamento e di comunicare quali dati personali vengono raccolti, da quali fonti, per quali finalità, quale sia la base giuridica e se siano conservati su server collocati in Cina.
L’autorità sudcoreana è andata oltre. Dopo aver chiesto informazioni sulla raccolta e elaborazione dei dati, la Personal Information Protection Commission (PIPC) ha ravvisato il mancato rispetto della legge sulla privacy. In particolare, l’indagine ha confermato che i dati vengono inviati ai server di ByteDance in Cina, come avevano scoperto gli esperti di NowSecure.
DeepSeek ha nominato un rappresentante legale in Corea del Sud, ma non aveva studiato completamente la legge sulla privacy. L’azienda cinese ha dichiarato che apporterà le necessarie modifiche al servizio. Visto il tempo necessario, l’autorità ha ordinato il blocco temporaneo del download.
Gli utenti possono ancora accedere al chatbot con le app già installate o tramite web, ma è preferibile disinstallarla o non inserire dati personali. Sono già numerosi i paesi che hanno ordinato ai dipendenti governativi di non usare l’app. Negli Stati Uniti potrebbe essere vietata tramite legge.