Grazie ad una roadmap aziendale aggiornata, spuntata improvvisamente online, emergono nuovi dettagli sui tablet Dell che usciranno nel corso del 2011. Si torna a parlare del Latitude XT3, il potente convertibile con display da tredici pollici intravisto all’inizio dell’anno, e dello Strek Pro da 10 pollici. Ma nella lista compare anche un altro interessante slate chiamato Latitude ST.
Come noto, la compagnia texana sta portando avanti una doppia filosofia: ai tablet con chip Intel e sistema operativo Windows vengono affiancati quelli con architettura ARM/Nvidia con OS Android. Il modello XT3, disponibile da luglio, si presenta come una sorta di ibrido tra laptop e tavoletta. Equipaggiato con processori Intel Core (i3, i5, i7) e 4GB di RAM, supporterà l’uso del pennino e includerà un’uscita video 1080P.
Il Latitude ST in uscita a ottobre è invece un tablet da 10 pollici più classico (1366 x 768 pixel), che monta un processore Intel Oak Trail da 1,5 Ghz supportato da 2GB di memoria. Anche in questo caso troviamo uscita HDMI 1080P e il digitalizzatore in grado di distinguere il tocco tra stilo e dita, ma le caratteristiche tirano in ballo anche una doppia fotocamera, modulo GPS e uno disco SSD che garantirà fino a 128GB di spazio per l’archiviazione dei dati.
Il Dell Streak Pro atteso per giugno, precedentemente noto come Streak 10, è appunto un 10 pollici (1280X800 pixel) basato sul SoC Tegra 2 e gestito da Android 3.0 (Honeycomb). Include connettività broadband per i dati, doppia fotocamera e un misterioso doppio microfono (per la cancellazione dei rumori di fondo? come sui cellulari?). Tutti e tre i dispositivi Dell, dal prezzo ancora ignoto, sono indirizzati prevalentemente all’utenza business.
Intervistato dal Wall Street Journal proprio sul futuro dei tablet, il CEO e fondatore dell’azienda Michael Dell ha sollevato diversi dubbi sulla “resistenza” dei prodotti Apple . Per Mister Dell, tra non molto ci ritroveremo con uno scenario simile a quello degli smartphone, dove Android è decisamente più diffuso di iOS. Al momento, però, i tablet che hanno scommesso sul sistema operativo Google stentano a decollare. Le vendite dell’ambizioso Motorola Xoom, lanciato in USA a febbraio, secondo gli analisti non hanno superato le 100.000 unità.
Roberto Pulito