Dell, le ragioni per tornare a Dell

Dell, le ragioni per tornare a Dell

Michael Dell svela tutto (ma proprio tutto) sul suo tentativo di privatizzare la società da lui fondata: colpa dei PC, della crisi e dei gadget mobile, dice, ma anche di strategie da cambiare radicalmente. Al riparo degli appetiti di Borsa
Michael Dell svela tutto (ma proprio tutto) sul suo tentativo di privatizzare la società da lui fondata: colpa dei PC, della crisi e dei gadget mobile, dice, ma anche di strategie da cambiare radicalmente. Al riparo degli appetiti di Borsa

I particolari del complesso tentativo di Michael Dell di privatizzare Dell Inc. sono ora sotto gli occhi di tutti grazie a un corposo documento presentato presso la Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense, frutto di un comitato “speciale” assemblato dal succitato Dell (Michael) per avviare l’operazione.

Nelle 274 pagine del documento, Dell Inc. spiega perché uno dei più grandi produttori di PC al mondo debba abbandonare il mercato azionario e come e dove Michael Dell intenda guidare la corporation verso un business futuro dotato di caratteristiche piuttosto diverse rispetto a quelle attuali.

Michael Dell ha intenzione di trasformare Dell Inc. in un’azienda che vende prodotti di alta qualità a margine altrettanto elevato, produce tablet, smartphone e offre servizi che “leghino” i clienti alla corporation, dice il documento, e per portare a compimento tale trasformazione occorre agire fuori dai vincoli dell’azionariato borsistico.

Gli azionisti rappresenterebbero infatti un freno alla trasformazione sostanziale che Dell intende apportare a Dell Inc., una trasformazione che richiede tempo, un investimento corposo e la riduzione dei margini di profitto sul breve periodo. Gli azionisti, in tal senso, preferiscono incassare subito e non sono interessati a quel che succede sul lungo periodo – fosse anche la morte di Dell Inc. per consunzione.

Michael Dell ha in mente tutta una serie di misure con cui cambiare in maniera radicale il business di Dell Inc., e in un memo inviato agli impiegati dell’azienda il magnate indica un piano comprendente investimenti nel comparto ricerca e sviluppo, assunzione di nuovo personale di vendita, concorrenza “aggressiva” nei mercati emergenti, investimento nella crescita del settore PC e smartphone, accelerazione della creazione di una “esperienza utente semplificata e migliorata”.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
3 apr 2013
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