Purtroppo è tempo di licenziamenti anche per Dell. Per superare il periodo sfavorevole che sta interessando l’elettronica di consumo a livello globale, in special modo a causa dell’inflazione e della contrazione della domanda che ne deriva, la nota multinazionale statunitense – al pari di Spotify, Alphabet (la parent company di Google), Microsoft, Amazon, Meta (gruppo che controlla, tra gli altri, anche Facebook e Instagram), Twitter e PayPal – ha comunicato il licenziamento di 6.650 dipendenti.
Dell: licenziamenti per il 5% della forza lavoro globale
Ad annunciare la cattiva notizia è stato, nelle scorse ore, Jeff Clarke, Vice Chairman and Co-Chief Operating Officer di Dell, il quale ha spiegato il momento difficile dell’azienda con una lettera in cui comunica le mosse per superare la crisi.
Nella lettera non sono presenti numeri, ma secondo Bloomberg il 55% delle entrate di Dell derivano dalle vendite di laptop e desktop. Di conseguenza, la decisione di tagliare ulteriormente le spese rinunciando alla forza lavoro è dolorosa per i dipendenti coinvolti, ma al tempo stesso necessaria. Dell ha provato delle misure alternative bloccando le assunzioni o limitando le trasferte ai dipendenti, ma non sono servite, a quanto sembra.
Sfortunatamente alcuni componenti del nostro team lasceranno l’azienda. Non c’è decisione più difficile di questa, ma abbiamo dovuto prenderla per la nostra salute e il nostro successo a lungo termine. Sosterremo le persone interessate mentre approdano altrove.
Bloomberg stima altresì che i licenziamenti in questione ammontino a circa il 5% della forza lavoro globale e con con questi tagli il personale di Dell raggiungerà il minimo degli ultimi sei anni.