Dell, mal di capo

Dell, mal di capo

Un quarto degli azionisti non offre più il proprio supporto a Michael Dell, CEO e fondatore dell'azienda
Un quarto degli azionisti non offre più il proprio supporto a Michael Dell, CEO e fondatore dell'azienda

Michael S. Dell, fondatore e CEO dell’azienda che da lui prende il nome, si trova a dover affrontare una crisi di potere: un quarto degli azionisti in una votazione ha tolto la fiducia finora riposta in lui.

378 milioni su 1,5 miliardi di investitori avrebbe votato contro la permanenza del fondatore al vertice societario.

A pesare sulla sfiducia, probabilmente l’ accordo con cui Dell ha appianato le accuse della Securities and Exchange Commission (SEC) in cambio del pagamento di 100 milioni di dollari (e una multa da 4 milioni di dollari per Dell stesso): tra i capi di accusa frode e mancanza di divulgazione da parte del CEO ai suoi stessi azionisti circa l’ammontare dei soldi ricevuti da Intel in cambio della garanzia di forniture e in generale sulla gestione finanziaria dell’azienda. Determinante , inoltre, il fatto che negli anni di dirigenza di Michael Dell il prezzo delle azioni sia sceso del 66 per cento.

La sorpresa, per altro, non è solo per il CEO sfiduciato, ma anche per gli osservatori che contano sul carisma e sul ruolo finora ricoperto da Michael Dell, tanto che tra le ipotesi ventilate c’è anche quella che sia lo stesso Dell a presentare le sue dimissioni, così come fatto nel 2008 dal cofondatore di Yahoo! Jerry Yang dopo aver incassato la sfiducia del 33,7 per cento degli azionisti.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
19 ago 2010
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