Micheal Dell ha firmato: il suo gruppo esce dal mondo del cloud con una “exit” importante sia in termini economici che in quanto a significato strategico, poiché di fatto l’azienda si defila rispetto ad uno dei mercati più importanti del momento. L’uscita avviene attraverso la vendita della controllata Boomi per un controvalore pari a 4 miliardi di dollari messi a disposizione da Francisco Partners e TPG. L’operazione sarà formalmente conclusa entro la fine dell’anno.
Dell, dopo VMware vende anche Boomi
Dell ha venduto la propria unità dopo averla acquisita nel 2010: Boomi era ed è un gruppo specializzato nell’integrazione di differenti piattaforme cloud per il mondo enterprise, focalizzata su gruppi al di sopra dei 15000 dipendenti. La spiegazione di Jeff Clarke, vice presidente e COO del gruppo Dell, è chiara: con questa mossa Boomi acquisisce autonomia e potrà sviluppare al meglio il proprio mercato; Dell, per contro, ben monetizza l’investimento effettuato. Autonomi è meglio, insomma, restituendo immediato beneficio ad ambo le parti invece di proseguire un cammino comune che avrebbe limitato le prospettive future sia di Boomi che di Dell. Boomi, descritta come azienda pionieristica del mondo iPaaS (integration Platform as a Service), proseguirà il proprio percorso promettendo ulteriore crescita “nell’estrazione di valore dai dati” per aziende “di ogni dimensione“.
La mossa sembra essere soltanto un piccolo tassello di una più ampia e profonda ristrutturazione che il mondo Dell sta portando avanti: è recente il passo similare compiuto in casa VMware, con Dell che ha fatto propri 9 miliardi di dollari attraverso uno spin-off che ha reso autonoma l’unità. Nel giro di pochi mesi, insomma, Dell si troverà molto più simile a quella delle origini, focalizzata sulla produzione hardware sia per il mondo business che per quello consumer.
Le azioni Dell hanno immediatamente fotografato quanto la mossa sia stata apprezzata, con un +8% dal quale la nuova settimana al Nasdaq andrà ad iniziare: il gruppo riduce i debiti e focalizza le attività, gettando le basi per nuove strategie e nuovi investimenti.