Microsoft lavora a migliorare le performance del cloud gaming con DeLorean, progetto della divisione Research della corporation di Redmond che sposa un approccio predittivo nel tentativo di fornire una “interazione continua a bassa latenza” per il gaming Internet-dipendente.
Il cloud gaming promette di trasformare un qualsiasi gadget con accesso alla Rete in una macchina videoludica a tutto tondo, dice Microsoft, ma uno degli ostacoli alla diffusione di questo genere di attività è rappresentato dalla latenza tra l’immissione dei comandi in locale e la risposta del server remoto su cui gira il gioco. È insomma il caro vecchio lag, nemico giurato delle partite in multiplayer sin dai tempi di Doom e che può inficiare irreparabilmente l’esperienza ludica – nei casi degli sparatutto più frenetici – anche con ritardi di 60 o 100 millisecondi.
Il progetto DeLorean prova a risolvere il problema della latenza facendo previsioni sulle scelte del giocatore rispetto al prossimo tasto da premere o la prossima direzione in cui spingere il joystick, analizzando tutti gli scenari possibili sul server e trasmettendoli al client in anticipo su quello che farà l’utente.
Microsoft ha analizzato le sessioni di giocatori “reali” alle prese con le versioni cloud di Doom 3 e Fable 3, evidenziando un gameplay dichiarato “accettabile” anche con lag di rete fino a 250 millisecondi. I giocatori in cloud tenderebbero a preferire un sistema DeLorean a un’esperienza cloud “liscia”, dicono da Redmond, anche se il nuovo software ha le sue controindicazioni dichiarate: il lavoro computazionale sui server – basato sull’analisi delle scelte compiute dagli altri utenti impegnati sullo stesso gioco – si fa via via più complessa con l’aumento dei giocatori connessi, e per usufruire di DeLorean occorre una banda disponibile da 1,5 a 4,5 volte superiore a quella di un servizio cloud standard.
Alfonso Maruccia