Un blackout energetico sperimentato nel centro di controllo ad Atlanta ha costretto Delta Air Lines a passare a carta e matita, non prima comunque di lasciare migliaia di passeggeri a languire negli aeroporti di tutto il mondo. L’incremento dei servizi digitali aumentano la possibilità di disservizi, spiegano gli esperti.
Il guasto è avvenuto nella prima mattinata secondo il fuso orario della East Cost, ha comunicato Delta , e ha avuto impatto sui sistemi informatici della compagnia operanti in tutto il mondo. Quello che inizialmente sembrava un problema limitato ai soli Stati Uniti si è quindi trasformato in un evento “sistemico”, con l’impossibilità di far partire gli aerei o vidimare le prenotazioni dei passeggeri al check-in.
Delta non ha potuto che ammettere la gravità del problema consigliando ai clienti di verificare lo status del loro volo prima ancora di recarsi in aeroporto, operazione tra l’altro di non facile svolgimento visto che nemmeno la apposita app risulta funzionare come denunciato dagli utenti su Twitter.
Customers should check the status of their flight before heading to the airport while the issue is being addressed.
– Delta News Hub (@DeltaNewsHub) 8 agosto 2016
I problemi nella gestione dei voli hanno ovviamente riguardato anche gli aeroporti italiani , con i voli in partenza da Fiumicino e Malpensa verso gli Stati Uniti. Per rimediare parzialmente agli effetti del blackout, il personale Delta ha provato a smaltire le code passando al check-in manuale, in sostanza quello basato sull’uso di carta e penna senza coinvolgimenti di PC di sorta.
Dopo alcune ore Delta ha comunicato il ritorno all’operatività per i sistemi di Atlanta, anche se l’ingorgo che si è creato appare di non facile – e soprattutto non immediata – risoluzione: 300 voli risultano cancellati e solo 800 su 6.000 voli in programma per la giornata sono effettivamente partiti. La ridda di ritardi e cancellazioni continua, ha avvertito la compagnia.
Alfonso Maruccia