Come previsto, CrowdStrike e Microsoft dovranno fronteggiare numerose denunce per le conseguenze del blackout informatico causato dal bug di Falcon Sensor il 19 luglio. Una delle prime potrebbe essere presentata da Delta Air Lines. Le compagnie aeree hanno subito i danni maggiori, in quanto costrette a cancellare migliaia di voli e rimborsare i passeggeri.
Risarcimento milionario
In base alle prime stime di Parametrix, le perdite finanziarie subite dalle aziende incluse nella classifica Fortune 500 superano i 5,4 miliardi di dollari. Solo una minima percentuale (tra il 10% e il 20%) viene coperta dall’assicurazione. I costi per le sei compagnie aeree in classifica ammontano a circa 860 milioni di dollari.
In seguito al blocco delle attività dovuto al bug di Falcon Sensor e al conseguente BSOD di Windows, Delta Air Lines è stata costretta a cancellare oltre 7.000 voli. La compagnia area ha predisposto una pagina sul sito ufficiale per informare i passeggeri e consentire di richiedere il rimborso completo del biglietto per i voli programmati tra il 19 e il 28 luglio (Delta opera anche in Italia presso gli scali di Napoli, Milano Malpensa, Roma e Venezia).
Finora ha erogato oltre 176.000 rimborsi. La compagnia ha stimato costi compresi tra 350 e 500 milioni di dollari. Delta Air Lines dovrà anche rispondere al Dipartimento dei Trasporti.
Al momento non è stata presentata nessuna denuncia. Secondo CNBC, la compagnia ha assunto l’avvocato David Boies per chiedere un risarcimento a CrowdStrike e Microsoft. Boies è noto per aver rappresentato il governo statunitense nel processo antitrust contro Microsoft del 1998.
Aggiornamento: il CEO di Delta Air Lines (Ed Bastian) ha confermato che chiederà i danni a CrowdStrike e Microsoft.