San Francisco (USA) – La “Mark Nutritionals” non ci sta e denuncia quattro aziende americane che gestiscono motori di ricerca, tra cui AltaVista, accusandole di falsare il mercato attraverso il “ritocco” dei risultati delle ricerche compiute dagli utenti sui loro sistemi.
Come noto, un numero sempre più elevato di motori di ricerca internet consente alle imprese di acquistare una posizione di “visibilità” quando gli utenti ricercano certe parole chiave. Una forma di pubblicità talvolta occulta che secondo l’azienda che produce prodotti dietetici, ora si traduce in un modello di business illegale e dannoso. E questo perché quando si cerca “Body Solutions”, una linea di prodotti di Mark Nutritionals, alcuni motori danno come risultato i siti delle aziende concorrenti alla MN: un “dirottamento” che secondo l’azienda è illegale.
La questione è seria. Basti pensare che le quattro denunce presentate ad un tribunale distrettuale chiedono 440 milioni di dollari in danni e affermano che questo modello di business “rappresenta un tentativo consapevole di confondere i consumatori”.
La situazione ricorda per alcuni versi le numerose dispute che si sono avute in questi mesi tra i grandi marchi industriali e quei siti che sfruttavano quei marchi all’interno dei propri meta-tag, per far sì che le proprie pagine venissero richiamate dai motori di ricerca quando gli utenti avessero cercato il marchio più famoso…