Che la pandemia abbia lasciato il segno è cosa nota. Che possa averlo fatto anche in modo positivo, è questione di visione e lungimiranza. Adottare lo smart working come modello di collaborazione per non interrompere l’operatività ha rappresentato per molti una scelta forzata, qualcuno ne ha poi apprezzato i benefici e continuerà a impiegarlo. C’è infine chi ha deciso di spingersi oltre, nel nome di un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata, optando per avanzare la proposta di una settimana lavorativa da quattro giorni. È il caso di Desigual, che offre ai dipendenti della propria sede centrale a Barcellona l’opportunità di scegliere se trascorrerne tre in ufficio e uno a casa (da remoto), fermandosi per un weekend-ponte da 72 ore.
La proposta di Desigual per la “settimana corta”
A decidere se adottare o meno la formula saranno i dipendenti stessi, attraverso una votazione prevista per il 7 ottobre (servirà almeno il 66% dei pareri positivi perché passi), anticipata da una serie di incontri formativi e da una fase sperimentale per valutarne pro e contro. Perché mai qualcuno si dovrebbe opporre?
È presto detto: le 502 persone interessate vedrebbero ridursi da 39,5 a 34,5 ore settimanali il loro impiego (passando da 7,9 a 8,6 ore al giorno), ma a fronte di un taglio dello stipendio pari al 13%. Nel caso specifico di Desigual, l’azienda ha proposto di farsi carico del 50% di questo onere, portando dunque l’abbassamento al 6,5%. Di seguito le parole di Coral Alcaraz, direttore dell’area People.
Siamo consapevoli che si tratta di una proposta molto audace, che può creare qualche incertezza. Per noi è essenziale che la misura riceva l’appoggio della maggioranza e che l’impegno di Desigual per l’innovazione, l’equilibrio tra lavoro e vita privata e la flessibilità sia apprezzato. Vogliamo costruire un ambiente in cui il benessere e la salute, insieme al godimento di ciò che facciamo, ci permettono di aumentare la motivazione dei nostri dipendenti e ci rendono attraenti per le nuove generazioni.
La proposta è solo parzialmente in linea con quella avanzata proprio in Spagna nei mesi scorsi, ma con una differenza sostanziale e non trascurabile: la riduzione del compenso. Che il dogma delle 40 ore e dei cinque giorni a settimana stia per cadere?
Nel comunicato che abbiamo ricevuto in redazione, Desigual sottolinea come ai dipendenti che per ragioni specifiche non potranno rientrare nel progetto (quelli impiegati nei negozi) saranno riservati altri benefit.