Con la nuova politica di incentivo sui pagamenti digitali (poiché tracciabili e quindi utili nella lotta contro l’evasione fiscale) in molti si sono chiesti se possano sussistere alternative al solo uso delle carte di credito. La risposta arriva ora da Satispay, nome che si è contraddistinto a livello nazionale per il proprio slancio di avanguardia nel settore dei pagamenti cashless: sì, anche i pagamenti digitali tramite app possono essere contemplati dalla normativa qualora rispondano a tutti i requisiti imposti per legge.
Un pagamento tramite Satispay, insomma, è oggi del tutto equipollente ad un pagamento tramite carta di credito. Sebbene la comunicazione sugli incentivi faccia soprattutto leva sul termine “carte”, la realtà è che il legislatore ha debitamente ascoltato le osservazioni giunte ed ha contemplato quei servizi che assolvono a tutti i requisiti. Questo significa che anche i pagamenti avvenuti tramite Satispay possono concorrere a tutto quel paniere di iniziative (vedi il cashback) che lo Stato prevede per la lotta all’evasione, fino a tradursi in veri e propri sconti fiscali per gli utenti virtuosi del pagamento senza contante.
Satispay, il primo innovativo sistema di pagamento elettronico, risponde a tutti i requisiti dei sistemi di pagamento tracciabili in quanto permette di conoscere l’esecutore della transazione, il beneficiario e l’importo inviato. Per questo i consumatori e gli esercenti della sua community potranno beneficiare di tutti i vantaggi previsti dalla nuova normativa che non include solo gli strumenti tracciabili tradizionali ma anche i più innovativi.
Alberto Dalmasso, CEO Satispay
“Un grande passo è stato compiuto“, spiega Dalmasso fotografando la situazione: soltanto la legittimazione statale in termini di detrazioni dei pagamenti digitali (in virtù del loro contributo in termini di tracciabilità) può realmente abilitarne l’uso. Oggi combattere il contante limitando alle carte lo strumento utilizzabile significherebbe stroncare le possibilità di successo di questa battaglia di trasparenza.