Domani mattina, presso il Centro Ricerche dell’ENEA di Frascati, verrà presentato all’industria di settore il progetto DEXTER (Detection of EXplosives and firearms to counter TERrorism), finanziato dal programma di ricerca NATO “Science for Peace and Security”. Si tratta di una tecnologia che sfrutta sensori e videocamere per rilevare armi e tracce di esplosivo a distanza. I test sono stati effettuati nella stazione Anagnina della metropolitana di Roma.
DEXTER per sorvegliare gli spazi pubblici
Come avranno certamente intuito i fan della nota serie TV, il nome è stato scelto per evidenziare lo scopo della tecnologia, ovvero catturare possibili criminali, esattamente come Dexter Morgan. In questo caso però non c’è nessun “codice di Harry” o rituali macabri. Il progetto DEXTER è stato sviluppato dagli scienziati di dodici paesi sotto la guida dell’ENEA per migliorare la sorveglianza degli spazi pubblici e delle aree di transito in stazioni e aeroporti.
Il sistema permette di identificare persone che indossano armi e trasportano esplosivi in tempo reale e da remoto. Ciò avviene utilizzando un dispositivo a microonde in grado di riconoscere la forma degli oggetti sotto i vestiti e all’interno di zaini/borse/valigie tramite immagini 2D e 3D.
Un sensore laser vien invece utilizzato per rilevare tracce di esplosivo sulla superficie di mani, vestiti e bagagli, sfruttando la spettroscopia. I dati raccolti sono elaborati da un software che invia la segnalazione alle forze dell’ordine in stazione o aeroporto. Queste ultime possono vedere foto e posizione dei sospettati mediante occhiali per la realtà aumentata.
A proposito di Dexter, chi preferisce il supporto fisico allo streaming può trovare su Amazon le otto stagioni della serie originale e la miniserie Dexter: New Blood.