Di musica, eredità digitali e star previdenti

Di musica, eredità digitali e star previdenti

Il popolare attore Bruce Willis vorrebbe denunciare Apple per ottenere il diritto di lasciare ai figli tutti i brani acquistati su iTunes. La moglie smentisce, il dibattito è aperto
Il popolare attore Bruce Willis vorrebbe denunciare Apple per ottenere il diritto di lasciare ai figli tutti i brani acquistati su iTunes. La moglie smentisce, il dibattito è aperto

Duro a morire, l’agente di polizia John McClane toglierà difficilmente il disturbo dal pianeta delle leggende cinematografiche. Tra le star di Hollywood, Bruce Willis sembra prepararsi per l’ultimo saluto al pianeta Terra, riflettendo sulla possibilità di una curiosa denuncia nei confronti del colosso Apple.

Attentissime al gossip – attendibilità da prendere con le classiche pinze, e infatti la stessa moglie di Willis ha cinguettato una smentita – le testate britanniche The Sun e Daily Mail hanno rivelato la clamorosa indiscrezione . Il popolare action-hero vorrebbe denunciare Apple per poter lasciare ai quattro figli l’intera collezione di canzoni acquistata negli anni su iTunes .

Non si potrebbe semplicemente riversare l’eredità digitale su un comunissimo hard disk? Non secondo le condizioni d’uso previste su iTunes – in generale, anche su piattaforme come Amazon – che vietano espressamente il trasferimento dei contenuti acquistati in favore di un soggetto terzo . In sostanza, Willis non può lasciare in eredità i suoi Led Zeppelin dopo la morte.

Dallo stesso contratto stipulato all’accesso di iTunes, l’acquirente di un brano o album ottiene il diritto di ascoltare musica, non di effettivo possesso del file . Il dettaglio avrebbe scatenato le ire di Willis, che appunto non potrebbe trasferire la sua library musicale con una sorta di testamento .

Al di là della fondatezza della vicenda, gli attivisti di Open Rights Group hanno dato ragione all’attore, come a chiunque spenda migliaia di dollari per acquistare musica legalmente. Apple, chiede il gruppo, dovrebbe pertanto modificare i suoi termini di licensing per permettere agli utenti di lasciare in eredità film, musica e videogame.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
4 set 2012
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