Il fuoco delle polemiche è divampato online , dopo il lancio di una controversa applicazione sviluppata in Russia. Girls Around Me ha sfruttato le API geo-social di Foursquare per introdurre uno strumento di ricerca capace di individuare tutte le donne presenti in una determinata area geografica a portata di dito , per un incontro romantico o l’avventura di una notte.
In pratica , l’app si è basata sui cosiddetti check-in di Foursquare per localizzare gli utenti di sesso femminile più vicini all’esatta posizione geografica di un qualsivoglia dispositivo mobile . L’utente è quindi in grado di accedere automaticamente al profilo Facebook delle ragazze, visualizzando tutte quelle informazioni personali lasciate nello status pubblico sulle bacheche in rosa del sito in blu.
Ovviamente, nessuna consapevolezza da parte delle ragazze che – tramite Foursquare – sono diventate protagoniste nell’app Girls Around Me . Gli utenti sono dunque in grado di accedere ai loro profili in blu e nel caso inviare un messaggio per conoscersi o bere un drink nei paraggi. In aggiunta, l’app chiede agli utenti l’accesso ad una vasta serie di informazioni personali tra cui indirizzi di posta elettronica .
“L’app sarebbe del tutto diversa se non si collegasse automaticamente a Facebook – ha spiegato al New York Times l’esperta in privacy e Internet Elizabeth Stark – È lì che si trova il vero tesoro delle informazioni. Con questo collegamento, l’app potrebbe essere tranquillamente rinominata molestiamo le donne “. Privacy e stalking, le due spinose problematiche che hanno messo KO l’app Girls Around Me .
Un portavoce di Foursquare ha infatti sottolineato come l’app risulti in violazione dei termini d’uso nelle sue API, il cui accesso è stato ora bloccato dalla stessa piattaforma geo-social. Girls Around Me avrebbe violato le specifiche policy in materia di gestione dei dati provenienti dai vari check-in. Poco dopo, l’app è stata rimossa dai meandri dello store digitale iTunes .
Immediata la reazione dei vertici di i-Free Innovations , società di sviluppo con base operativa in Russia. Girls Around Me non permetterebbe l’utilizzo anonimo da parte degli utenti, né il tracciamento di una determinata ragazza . Inoltre, i dati personali visualizzabili su Facebook sarebbero soltanto quelli impostati a livello pubblico dagli utenti, dunque accessibili in qualsiasi momento e con qualsiasi mezzo.
Proprio quest’ultimo dettaglio ha infiammato il dibattito sulla tutela della privacy al tempo della condivisione social. Non sono mancate critiche agli utenti di Facebook che continuano a lasciare incustodite informazioni su informazioni, ovviamente alla mercé di soggetti in grado di sfruttarle, come appunto i-Free Innovations . L’azienda russa intende migliorare l’applicazione per riproporla senza fraintendimenti.
Mauro Vecchio