Una decisione alla luce del sole, forse la prima mossa strategica pensata dai vertici di Apple in antitesi all’ingombrante Jobs-pensiero . Il nuovo CEO della Mela Tim Cook ha dunque aperto alla filantropia aziendale, in una breve missiva elettronica che ha fatto rapidamente il giro del web di settore.
A partire dal prossimo 15 settembre, tutti i dipendenti statunitensi di Apple potranno versare parte del proprio reddito per per scopi benefici, con la borsa del colosso di Cupertino pronta a raddoppiare il contributo fino a 10mila dollari .
E la mossa voluta da Cook ha sorpreso per due motivi. Innanzitutto perché prende le distanze dalla filantropia esclusivamente personale dell’ex-CEO Steve Jobs , spesso anche accusato di non avere le stesse velleità umanitarie di Bill Gates e Warren Buffett. Ad intervenire in favore di Jobs era stato l’altro donatore Bonovox.
Da non sottovalutare motivazioni strettamente legate al marketing. Cook doveva per forza conoscere le rigide imposizioni legate alla segretezza di comunicazioni interne. Un messaggio di posta rivolto ai dipendenti ha ora fatto il giro del web . Materia per le public relations , per quando si parlerà degli anni dopo Steve Jobs.
Mauro Vecchio