Nel 1961, il paffuto Chubby Checker prenotava un posto nella leggenda del rock and roll con il ritmo irresistibile del suo singolo Let’s Twist Again . Dopo aver infuocato le piste da ballo di diverse generazioni, il cantante statunitense – vero nome Ernest Evans – ha denunciato i vertici di Hewlett-Packard (HP) per la distribuzione di un’applicazione a metà tra il pruriginoso e l’intrattenimento spicciolo .
Con il titolo di Chubby Checker – in questo caso, il termine slang chubby sta per avere una parziale erezione – l’app era stata sviluppata per i dispositivi basati su Palm OS, offerta a tutti quegli utenti interessati ad un presunto collegamento diretto tra il numero di scarpa e la misura effettiva del pene . Un divertissement che non è affatto piaciuto alla leggendaria star del twist.
Chubby Checker (il cantante) ha così chiesto a HP-Palm un risarcimento astronomico pari a 500 milioni di dollari, circa 370 milioni di euro . Il titolo dell’applicazione mobile avrebbe danneggiato la sua reputazione, con l’associazione non autorizzata tra il suo celebre nome da rockstar e la misurazione della virilità. “Un danno irreparabile”, così come stabilito dall’avvocato di Evans Willie Gary.
In tutta risposta , HP ha sottolineato come la versione 1.1.0 dell’app sia stata scaricata appena 84 volte, al prezzo unitario di 0,99 dollari . La stessa azienda di Palo Alto ha poi ricordato ai legali di Evans che i dispositivi Palm non vengono più prodotti dall’anno 2011, e che ormai la piattaforma webOS ha abbracciato i principi dell’open source. L’applicazione contestata era già stata rimossa da Palm nel settembre 2012.
Mauro Vecchio