I chiarimenti ai vertici di comiXology, la piattaforma statunitense specializzata nella distribuzione digitale di volumi a fumetti. In un post firmato dal CEO David Steinberger, si ammette che l’applicazione sviluppata per la vendita in ambiente iOS non è stata affatto rimossa dai responsabili di Apple tra i meandri del marketplace App Store. “Semplicemente, non è vero – ha esordito Steinberger – e ora vorremmo chiarire”.
Qualche giorno prima, lo scrittore Brian K. Vaughan aveva denunciato il blocco di tutte quelle applicazioni per la vendita su iOS dell’ultimo episodio della serie a fumetti Saga , disegnato da Fiona Staples e pubblicato dalla casa editrice specializzata Image Comics. Secondo Vaughan, l’azienda di Cupertino avrebbe agito per la presenza di due grandi pagine contenenti un atto erotico di natura omosessuale .
Inizialmente , il comunicato diramato da comiXology spiegava che lo stesso contenuto dell’ultimo episodio di Saga non risultava in linea con le policy su iTunes – nessun riferimento esplicito all’amore omosessuale – dunque non pubblicabile in-app per decisione della casa di distribuzione e sviluppo , non per un ordine impartito dal quartier generale di Cupertino.
Successivamente , sono arrivate le scuse per Vaughan e Staples: i responsabili dell’App Store hanno infatti contattato comiXology per sottolineare una cattiva interpretazione delle policy nel mercato mobile. Il dodicesimo episodio di Saga sarà dunque a disposizione degli utenti iOS, anche tramite iBookStore. Gli osservatori più attenti non sembrano però convinti dell’errore di comiXology e Vaughan: che si tratti di una rumorosa trovata di marketing?
Mauro Vecchio