Roma – Più di 3 milioni di euro. Questa la sanzione decisa contro PlugIt nei giorni scorsi dall’ Autorità TLC , una multa che non va giù alla società.
PlugIt, da mesi ribattezzata Eutelia , ha infatti da un lato sottolineato di non aver ancora ricevuto alcuna notifica di alcunché ma ha anche dichiarato che si riserva di difendersi in tutte le sedi più opportune, ritenendo ingiusta la deliberazione dell’Autorità. In ballo, come noto, l’annosa questione dei dialer, i programmi gonfiabolletta.
Secondo Eutelia l’Autorità ha sparato ma ha sbagliato il suo obiettivo. Anziché prendere di mira chi forniva in modo fraudolento i contenuti su Internet, ha spiegato Eutelia, l’AGCOM ha preferito aggredire “gli operatori titolari dei codici 709”. Secondo Eutelia, PlugIt ha seguito le regole: “Gli scaglioni tariffari 709 utilizzati dagli operatori erano riportati in offerte di interconnessione di riferimento pubbliche, regolarmente approvate dall’Autorità”.
In uno statement, Eutelia se la prende anche con le dichiarazioni del commissario dell’AGCOM relatore del provvedimento di sanzione, Alessandro Luciano, spiegando che “il tenore delle dichiarazioni appare di una durezza senza precedenti e irrazionale”.
Come si ricorderà, Luciano aveva descritto le sanzioni come necessarie per “tutelare l’utenza contro quei comportamenti illegali che gettano discredito sul settore delle tlc, minandone lo sviluppo”. Stando all’azienda è inappropriato parlare di “comportamenti che minano lo sviluppo del settore” in riferimento ad una società che è impegnata “in un processo di espansione anche attraverso l’acquisizione di aziende di telecomunicazioni in difficoltà economiche ed occupazionali”.