Diem è stato un film senza trama, senza enfasi e con una pessima recitazione da parte di tutti gli attori. Improbabile la regia di Facebook: esordire così nel mondo delle criptovalute non è stata buona idea probabilmente. L’unica cosa da salvare in questo progetto è il Soggetto, perché quando si parlò di Libra e di Calibra c’erano tutti i presupposti per una avventura piena di enfasi ed empatia. Il finale è stato invece scontato e in queste ore già stanno scorrendo i titoli di coda: Diem termina così, con un annuncio sul sito ufficiale e la vendita degli asset a Silvergate.
Diem, non ci sarà un sequel
Come noto ormai da qualche giorno, Diem ha chiuso i battenti. Quel che ne rimaneva in termini di proprietà intellettuali è stato liquidato con una vendita alla Silvergate Capital Corporation e il futuro di questi asset non sarà più responsabilità in capo a Mark Zuckerberg, Meta o all’amministratore delegato Stuart Levey. L’idea di una stablecoin che avrebbe potuto penetrare il mondo tech non vedrà la luce, quindi: questa pellicola non s’ha da fare.
L’ambizione di costruire una rete finanziaria basata su blockchain per lo scambio di valuta in modo sicuro ed efficiente è tramontata all’ombra del suo stesso ideatore: le pressioni affinché Zuckerberg abbandonasse questa idea sono state molte e presto Libra/Diem si è trovato di fronte una impossibile montagna da scalare.
L’avventura è stata breve e priva di colpi di scena. Finale scontato.