Diem sta per spegnersi. Il progetto di Mark Zuckerberg di dar vita ad una stablecoin che avrebbe preso vita proprio sui suoi social network, insomma, potrebbe essere alla fine di un percorso costellato di molti punti interrogativi e ben pochi traguardi raggiunti. A riferirlo è Bloomberg, secondo cui l’associazione di riferimento sarebbe ormai alla liquidazione per monetizzare i pochi asset disponibili, chiudere le porte e dimenticare quel che è stato.
Addio Diem
Il progetto nasceva sotto il nome di Libra e trovò forti endorsement fin dal primo giorno. Facebook non era solo, insomma: messa in pista l’idea, Zuckerberg ebbe buon gioco a circondarsi di nomi importanti del mondo online per raccogliere immediata credibilità attorno all’idea di creare una moneta parallela, il cui valore sarebbe stato legato al dollaro, ma la cui circolazione sarebbe stata virtuale, online.
Eppure fin dalla prima ora i dubbi sul progetto erano molti: la sede era una stanza vuota, nessuna targhetta all’ingresso e nessun logo da mostrare ai passanti; le attività erano inoltre ridotte al lumicino, raccogliendo dalle autorità più diffidenza che non appoggi; i professionisti saliti a bordo hanno presto lasciato l’incarico; il primo cambio di nome da Libra a Diem lasciava intendere che già la situazione si stava sfilacciando, cambiando obiettivi per cambiare direzione. Nel frattempo gli appoggi venivano meno: Vodafone, eBay, Stripe, Mastercard, Visa e Paypal scendono dal carro e Zuckerberg rimane sostanzialmente con il cerino in mano.
Diem è ora un vicolo cieco: secondo Bloomberg nessuno ne sta ancora parlando pubblicamente, ma all’interno dell’associazione sarebbe già tutto deciso. Tutto quel che rimane è un pugno di proprietà intellettuali, quel poco che si è sviluppato con Calibra prima e Novi poi, nel mezzo di un mondo di criptovalute che in pochi giorni si è nuovamente sgonfiato di quasi il 50%: gli asset saranno venduti per restituire le rimanenze a quanti vi hanno investito. Progetto abbandonato, quindi: manca solo l’ufficialità.