Qual è la differenza tra conto corrente e conto deposito?

Qual è la differenza tra conto corrente e conto deposito?

In questa guida vedremo insieme quali sono le differenze tra conto corrente e conto deposito, illustrando vantaggi, svantaggi ed rischi correlati.
Qual è la differenza tra conto corrente e conto deposito?
In questa guida vedremo insieme quali sono le differenze tra conto corrente e conto deposito, illustrando vantaggi, svantaggi ed rischi correlati.
Michelangelo Ricupati
Pubblicato il 30 nov 2023

Conto corrente e conto deposito sono due strumenti di gestione del denaro, usati per monitorare entrate e uscite e per far fruttare i propri risparmi..

Sono due opzioni con caratteristiche e obiettivi diversi per rispondere alle più disparate esigenze finanziarie, in questo approfondimento esploreremo le differenze tra un conto corrente e un conto deposito. Verranno analizzate anche le funzioni di ciascuna soluzione e le situazioni in cui uno potrebbe essere più adatto dell’altro.

In sintesi, il conto corrente permette di avere sempre a disposizione denaro per le spese quotidiane. Mentre un conto deposito serve a far maturare degli interessi su risparmi “bloccati” per una certa quantità di tempo.

Ma questa è solo una breve presentazione delle differenze tra conto corrente e conto deposito. La guida che segue ha l’obiettivo di chiarire ogni dubbio.

illimity
4.6

Banca: illimity Bank

Tipologia: vincolato o svincolato

Durata vincolo: da 6 a 60 mesi

Tasso interesse lordo: fino al 4,10%

Importo minimo: 1.000 €

Importo massimo : 20.000.000€

Liquidazione interessi: annuale o a fine vincolo

Imposta di bollo: 0,20% sulla somma depositata

Spese apertura e gestione conto: 0€

Cosa cambia tra conto corrente e conto deposito?

Le sostanziali differenze tra conto corrente e conto deposito riguardano: utilità e scopo, costi e facilità di apertura.

Anche se in entrambi in casi, si tratta di conti in cui detenere il proprio denaro, conto corrente e conto deposito hanno obiettivi diversi. Il primo è uno strumento di gestione quotidiana del denaro, progettato per effettuare transazioni, pagamenti, prelievi e trasferimenti di denaro. Il conto corrente è associato a una carta che consente di effettuare queste operazioni sia online che nei negozi fisici.

Al contrario, con un conto deposito il proprio denaro non è sempre “pronto all’uso” perché vincolato in cambio del pagamento di interessi (mensili, triennali o annuali) su tassi concordati. Viene utilizzato infatti per mettere in moto i propri risparmi e non far perdere loro valore a causa dell’aumento dell’inflazione e del costo della vita.

Anche i costi variano: il conto corrente ha spese di gestione e commissioni per le transazioni e per i prelievi, variabili sulla base della banca scelta. Il conto deposito invece prevede solo il pagamento dell’imposta di bollo sui depositi, ed eventuali penali in caso di svincolo anticipato del denaro.

L’ultima grande differenza tra conto corrente e conto deposito è la modalità di apertura o sottoscrizione. Da questo punto di vista il conto corrente è più semplice da ottenere, mentre l’altro richiede qualche documento in più e, generalmente, l’apertura di un conto corrente associato.

Per comprendere davvero cosa cambia tra conto corrente e conto deposito, vediamo le funzioni di questi strumenti presi singolarmente.

 

Conto corrente

Il conto corrente è uno strumento di gestione del denaro che consente a individui e aziende di gestire le proprie finanze in modo flessibile e immediato. Questo viene messo a disposizione dagli istituti bancari, e ad oggi è uno degli strumenti più gettonati per l’invio e la ricezione di pagamenti. Con questo si può, ad esempio, depositare denaro e accreditare stipendi o pensioni, ricevere bonifici, incassare assegni o pagare le bollette delle utenze.

La maggior parte dei conti correnti include una carta fisica, generalmente una carta di debito o prepagata. Con la possibilità di aggiungere anche una carta di credito al conto, per aumentare il proprio margine di spesa in caso di acquisti importanti.

In alcuni casi, con i conti correnti si può accedere a piccole soluzioni di investimento che consentono di ottenere interessi sui fondi depositati, anche se le percentuali sono irrisorie se confrontate con quelle offerte da conto deposito.

In definitiva, il conto corrente è uno strumento pratico e immediato da usare tutti i giorni, sia nei negozi fisici che online. Inoltre, molti conti correnti includono assicurazioni e garanzie, che proteggono l’utente in caso di perdita del denaro, furto o smarrimento.

Servizi offerti

Il conto corrente include un’ampia gamma di servizi per effettuare svariate operazioni dagli sportelli bancari o direttamente dal proprio smartphone o dispositivo mobile, grazie ai portali di Home Banking. La presenza di questi servizi descrive la principale differenza tra conto corrente e conto deposito.

Ecco un elenco riassuntivo delle funzioni più apprezzate incluse in questi strumenti:

  • accredito stipendio: fornendo l’IBAN al proprio datore di lavoro, si possono accreditare immediatamente stipendi e altre entrate regolari, facilitando i pagamenti e riducendo i tempi di attesa;
  • carte fisiche: come già accennato, quasi tutti gli istituti bancari emettono carte di debito o di credito fisiche, utili per pagare in negozi fisici o online, oppure per prelevare presso gli ATM;
  • bonifici: tramite i bonifici SEPA e i bonifici istantanei gli utenti possono scambiare denaro, anche a livello internazionale, pagando una piccola commissione;
  • assegni: in alcuni casi è possibile emettere o incassare assegni, utili nel caso di pagamenti particolari;
  • Home Banking: al giorno d’oggi quasi tutte le banche includono app e siti di Home Banking, utili per gestire tutte le funzioni del conto tramite smartphone o PC;
  • pagamenti ricorrenti: un conto corrente può essere usato per pagare automaticamente bollette, abbonamenti e altri servizi che implicano un pagamento ricorrente;
  • prestiti, finanziamenti, assicurazioni: molte banche sono solite offrire prestiti, assicurazioni e finanziamenti a costi agevolati, ampliando le possibilità di spesa dell’utente.

A questi si aggiungono servizi aggiuntivi come notifiche dei pagamenti in tempo reale, servizi di risparmio e strumenti di gestione del budget.

Costi

Nel caso del conto corrente, i costi variano a seconda della banca scelta, e possono essere legati a varie funzioni come prelievi, bonifici e così via.

In generale le spese si riferiscono a:

  • commissioni di gestione: in alcuni casi, le banche possono prevedere un canone mensile o annuale per il mantenimento del conto, a seconda della tipologia scelta (base o premium) e dei servizi inclusi;
  • prelievi, bonifici e assegni: per operazioni come prelievi allo sportello, invio di bonifici o emissione/incasso di assegni, la banca può applicare piccole commissioni, che vanno da pochi centesimi a qualche euro, anche se ad oggi la maggior parte offrono prelievi e bonifici gratuiti.
  • servizi aggiuntivi: alcuni servizi come le notifiche in tempo reale, assicurazioni, finanziamenti o investimenti, possono prevedere costi aggiuntivi oltre a quelli di gestione;
  • carte fisiche: nel caso di emissione di carte fisiche, in particolare le carte di credito, sono spesso previsti ulteriori costi di gestione, nonché spese una tantum per l’emissione e l’invio della carta;
  • imposta di bollo: l’imposta di bollo è una tassa prevista sui conti correnti con giacenza media al di sopra dei 5.000€, ed è solitamente pari a 34,20€ annuali, ma in alcuni casi viene assolta dalla banca stessa.

Tipologie di conto corrente

In base alle proprie esigenze, è possibile scegliere un conto corrente con caratteristiche specifiche. In linea di massima, il mercato offre conti correnti ordinari, a pacchetto, di base, per giovani e per aziende.

Vediamo insieme le principali tipologie di conto disponibili:

  • conto corrente ordinario: un conto tradizionale che include servizi standard, come prelievi, bonifici, carte fisiche e possibilità di accreditare lo stipendio, senza servizi aggiuntivi e con spese che cambiano in base al numero di transazioni;
  • conto corrente a pacchetto: tramite il pagamento di un canone si accede a servizi aggiuntivi o funzioni speciali, come transazioni illimitate, commissioni gratuite e sezioni per sottoscrivere assicurazioni, prestiti o finanziamenti;
  • conto corrente di base: conto standard pensato per le sole funzioni di base, come prelievi e depositi, senza alcun tipo di servizio aggiuntivo o, comunque, molto limitato;
  • conto corrente online: i conti correnti online sono strumenti moderni che prevedono una gestione completamente digitale, riducendo o azzerando le spese di gestione e offrendo all’utente un gran numero di servizi di Internet Banking;
  • conto corrente per giovani: pensati per facilitare l’accesso al mondo finanziario da parte dei giovani, prevedono un certo numero di servizi a costi agevolati, spesso per fasce d’età al di sotto dei 30 o 35 anni;
  • conto corrente business: questo tipo di conti offre numerose funzioni utili per le aziende, che devono gestire sia le proprie spese che quelle dei dipendenti.

Con tutte queste soluzioni disponibili, quindi, è bene valutare le proprie esigenze personali e scegliere di conseguenza.

Esistono dei rischi legati ai conti correnti?

In linea di massima, i conti correnti e i conti deposito non sono strumenti ad alto rischio. Tuttavia, sono da tenere in considerazione alcuni elementi importanti e casistiche che potrebbero portare a costi aggiuntivi o penali:

  • conto scoperto: nel caso in cui il conto corrente vada sotto zero, registrando un saldo negativo (scoperto), la banca potrebbe addebitare costi aggiuntivi facendo aumentare il debito dell’utente;
  • frodi e sicurezza: le frodi e i furti sono all’ordine del giorno, quindi bisogna adottare tutte le buone pratiche di sicurezza, monitorando spesso il saldo, usando password sicure ed evitando di accedere a siti web di dubbia provenienza;
  • modifiche alle tariffe: nel tempo, la banca potrebbe variare termini e condizioni del contratto, aumentando le tariffe e le commissioni;
  • operazioni non autorizzate: in caso di attacchi di phishing o furto di dati all’insaputa dell’utente, si potrebbero registrare operazioni non autorizzate, con conseguente perdita del denaro;
  • insolvenza: in caso di insolvenza e mancanza di garanzie da parte della banca, l’utente potrebbe perdere i fondi o, comunque, andare incontro a lunghe procedure burocratiche.

Alla luce di questi fattori, è consigliabile verificare tutte le informazioni relative alla banca scelta, così da garantirsi il massimo livello di sicurezza negli anni.

 

Conto deposito

Il conto deposito è uno strumento finanziario pensato per i piccoli risparmiatori che vogliono vincolare del denaro e ottenere un interesse maggiorato rispetto a quello offerto dai conti correnti tradizionali.

Una delle principali differenze tra conto deposito e conto corrente, infatti, è la presenza di un tasso di interesse che indica la percentuale di quello che si maturerà bloccando una somma di denaro. Questo vincolo fa sì che il conto deposito sia consigliato per un utilizzo a lungo termine o, comunque, per chi non ha necessità di usare la propria liquidità in maniera immediata.

Per capire al meglio il funzionamento di questa soluzione, prendiamo un esempio concreto. Il conto deposito di Illimity Bank offre opzioni svincolabili o non svincolabili a partire da un deposito minimo di 1.000 euro. Nel secondo caso gli interessi possono arrivare fino al 5,75% (al momento in cui scriviamo). Quindi se ad esempio si sceglie di “bloccare” 20.000 euro per 36 mesi con la formula “non svincolabile”, alla fine del vincolo l’importo finale sarà di 22.553 euro.

Come funzionano i tassi di interesse

Come anticipato, la principale differenza tra conto corrente e conto deposito è il tasso d’interesse. Questi rappresentano il guadagno, in percentuale, ottenibile dal capitale investito.

Se, per esempio, Marco investe 10.000€ in un conto deposito con un tasso annuale del 3%, questo otterrà un guadagno di 300€ alla fine dell’anno. Il funzionamento può variare a seconda della banca scelta: alcuni istituti hanno un tasso fisso, mentre altre un tasso variabile. Inoltre, il valore del tasso offerto cambia in base al vincolo sottoscritto: generalmente, più è lungo il periodo in cui il denaro è vincolato più gli interessi aumentano.

Il valore dei tassi di interesse è stabilito dagli istituti sulla base di diversi fattori tra cui le condizioni economiche mondiali, il tasso d’inflazione e in base alla domanda e all’offerta circolanti. Inoltre, quando la BCE (Banca Centrale Europea) decide di alzare o abbassare i tassi di interesse nel contesto delle sue decisioni di politica monetaria, le banche variano l’importo offerto in positivo o in negativo. Per la BCE l’aumento dei tassi è uno strumento per limitare le richieste di prestiti in periodi di inflazione e incoraggiare il risparmio dei cittadini.

Di conseguenza, il tasso di interesse offerto è uno dei principali elementi da considerare quando si sceglie un conto deposito, da valutare insieme a commissioni, flessibilità e condizioni contrattuali.

Tra i migliori conti deposito, valutati in base a questi elementi, troviamo:

  • Illimity Bank: miglior conto deposito del 2024 con tassi d’interesse fino al 5,75% tramite conti Premium, aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, 100% digitale e abbastanza flessibile;
  • Tinaba: conto a canone zero con interessi fino al 4,5% e fino al 10% di cashback sugli acquisti;
  • ING Bank: tassi fino al 4% per 12 mesi, senza vincoli e senza costi aggiuntivi.

illimity
4.6

Banca: illimity Bank

Tipologia: vincolato o svincolato

Durata vincolo: da 6 a 60 mesi

Tasso interesse lordo: fino al 4,10%

Importo minimo: 1.000 €

Importo massimo : 20.000.000€

Liquidazione interessi: annuale o a fine vincolo

Imposta di bollo: 0,20% sulla somma depositata

Spese apertura e gestione conto: 0€

Quanto costa un conto deposito?

Anche se ci sono molte differenze tra conto corrente e conto deposito, i costi sono piuttosto simili, come le commissioni di gestione addebitare su base mensile o annua. D’altronde, per aprire un conto deposito, molte banche richiedono l’apertura di un conto corrente associato.

I costi sono generalmente ridotti, ma bisogna tenere in considerazione alcuni elementi importanti come:

  • imposta di bollo: a differenza del conto corrente, il conto deposito prevede un’imposta di bollo pari al 0,20% annuo dell’importo depositato. Alcune banche assolvono direttamente questo obbligo, in altri casi il pagamento è a carico del cliente;
  • prelievi anticipati: se si vincola una somma di denaro per un determinato periodo di tempo ma si richiede un prelievo anticipato, la banca può applicare una penale e far perdere una buona parte degli interessi accumulati;
  • servizi aggiuntivi: alcuni servizi aggiuntivi come l’emissione dell’estratto conto o l’invio di documenti e comunicazioni possono prevedere un ulteriore spesa per l’utente;
  • apertura conto: anche se generalmente gratuiti, alcuni conti Premium possono prevedere dei costi di apertura.

Chiaramente, i costi complessivi sono quasi sempre più bassi rispetto ad un conto corrente, soprattutto se si opta per un conto deposito a canone gratuito, a causa della flessibilità limitata dello strumento.

Tipologie di conto deposito

Come per il conto corrente, il conto deposito è disponibile in diverse tipologie, che variano a seconda del vincolo e in base alla durata di quest’ultimo.

Ecco un elenco riassuntivo delle principali tipologie di conto deposito disponibili:

  • conto deposito vincolato a breve termine: i fondi vengono vincolati per un periodo che dura in genere da qualche mese a un anno, e non possono essere prelevati senza incorrere in penalità, con un tasso solitamente maggiore rispetto ad altre soluzioni;
  • conto deposito vincolato a medio termine: le regole sono le stesse del vincolo a breve termine, con una durata che va però da 1 a 5 anni;
  • conto deposito vincolato a lungo termine: uguale alle soluzioni di cui sopra, il vincolo a breve termine prevede generalmente un periodo maggiore di 5 anni, con interessi decisamente maggiori:
  • conto deposito libero: il conto deposito libero è decisamente più flessibile, e può essere utilizzato dal cliente in qualsiasi momento, anche se i tassi sono sicuramente inferiori;
  • conto deposito svincolabile: questa soluzione è una sorta di punto di incontro tra il deposito libero e vincolabile, in quanto consente lo svincolo senza penalità a patto che il cliente dia un preavviso stabilito alla sottoscrizione del contratto, offrendo al contempo interessi ragionevoli.

Chiaramente, la scelta di una o l’altra tipologia dipende dalla propria propensione al bloccare i fondi a disposizione.

Quali sono i rischi di un conto deposito?

Come per il conto corrente, il conto deposito non è uno strumento rischioso. Tuttavia ci sono dei casi da tenere in considerazione per evitare di incappare in costi non previsti.

In primis, il tasso di interesse potrebbe essere più basso del tasso d’inflazione, portando quindi l’utente a vincolare il proprio denaro in cambio di un guadagno irrisorio, anche le penalità per i prelievi anticipati possono essere un’arma a doppio taglio: se si decide di vincolare i soldi per 3 anni ma dopo 2 anni e mezzo si chiede il prelievo, tutti gli interessi andrebbero in fumo.

Un ulteriore elemento da considerare è rappresentato dai costi nascosti: il conto deposito, infatti, può prevedere commissioni o spese accessorie che, per una svista o per mancanza di trasparenza contrattuale, possono rappresentare un grosso svantaggio.

Infine, bisogna valutare la salute della banca scelta e, in particolare, l’adesione a fondi di garanzia come il FITD (Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi), che permettono di tenersi al sicuro in caso di insolvenza da parte dell’istituto. La scelta deve ricadere sulle migliori banche italiane e non.

In ogni caso, i conti deposito sono generalmente sicuri se confrontati con altre forme di investimento.

 

Quale conviene aprire?

Dopo aver visto tutte le loro differenze, la domanda può sorgere spontanea: è meglio aprire un conto corrente o un conto deposito? Non c’è una risposta assoluta a questa domanda, poiché tutto dipende dalle proprie esigenze.

Un conto deposito è senz’altro un modo sicuro e remunerativo per far fruttare i propri risparmi, evitando di correre elevati rischi investendo in autonomia sui mercati finanziari. Inoltre, può aiutare a proteggere dall’inflazione e mantenere il proprio potere d’acquisto, in questo senso è indicato per chi ha risorse finanziarie che possono essere vincolate per un certo periodo di tempo prestabilito.

Dall’altro lato, il conto corrente è ideale per effettuare operazioni quotidiane e monitorare le proprie spese in modo intelligente, grazie alla sua flessibilità e le numerose funzioni incluse con lo strumento. Inoltre, molti conti correnti includono servizi esclusivi come prestiti e finanziamenti, che possono aiutare a fronteggiare spese importanti.

Tuttavia i conti correnti non sono adatti a chi cerca rendimenti significativi sui propri risparmi a lungo termine. Molti, quindi, decidono di aprire sia un conto corrente che un conto deposito, dividendo i fondi tra entrambi gli strumenti in modo da avere sia flessibilità che guadagni passivi, esponendosi a un rischio praticamente nullo.

 

Conclusioni

Le differenze tra conto corrente e conto deposito descrivono due strumenti diversi ma in ugual modo utili. La scelta di uno o l’altro strumento dipende esclusivamente dalle proprie esigenze personali, ma nella maggior parte vengono usati abbinati.

In questo senso, optare per una soluzione come quella di Illimity Bank può rappresentare la scelta ideale, in quanto è possibile aprire sia un conto corrente che un conto deposito ad alto rendimento. Così facendo, si può sfruttare la flessibilità del conto corrente e depositare i propri risparmi nel conto deposito, mantenendo il proprio potere d’acquisto ed evitando di essere troppo vincolati.

D’altronde, con un conto deposito di soli 24 mesi, è possibile ottenere tassi d’interesse del 4,50%, un importo decisamente maggiore se confrontato con altri conti presenti sul mercato.

Domande frequenti sulle Differenze tra Conto Corrente e Conto Deposito

Perché non tenere i soldi sul conto corrente?

Tenere i risparmi esclusivamente sul conto corrente può essere svantaggioso in quanto i fondi possono perdere valore nel tempo a causa dell’inflazione.

Si possono avere un conto corrente e un conto deposito insieme?

Sì, è possibile detenere sia un conto corrente che un conto deposito, in modo da godere di flessibilità e, allo stesso tempo, mantenere il proprio potere d’acquisto.

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