Nel corso di giugno 2023 Iliad Italia ha lanciato le eSIM per tutti i suoi clienti, esattamente come promesso da Benedetto Levi lo scorso maggio in concomitanza con il debutto della offerta mobile per aziende e partite IVA, Iliad Business. La decisione di introdurre le eSIM sul mercato è dovuta all’interesse sempre maggiore delle società di telecomunicazioni e dei clienti per il formato virtuale della SIM. Questo interesse, però, da dove origina? Ci sono dei vantaggi così evidenti nel suo utilizzo?
Cerchiamo di comprenderlo definendo le differenze tra SIM ed eSIM.
Che cos’è una SIM?
SIM è l’acronimo di Subscriber Identity Module, ovvero un minuscolo chip che entra nel cellulare e lo connette a una rete mobile specifica. La SIM può memorizzare molti dati, tra cui identità, numero di telefono, contatti, dati sulla posizione ed SMS. Con il passare del tempo le schede sono diminuite in dimensioni e sono state sostituite gradualmente dall’implementazione di moduli di memoria decisamente più capienti, oltre che dalle piattaforme cloud.
Ogni attività, tuttavia, resta comunque collegata alla SIM: le chiamate, l’invio di messaggi testuali, la connessione alla rete mobile 3G, 4G o 5G che sia. Il loro utilizzo avviene poi non solamente con gli smartphone, ma anche con telefoni satellitari, computer e tablet. Ciascun dispositivo può richiedere formati differenti, specialmente a seconda del loro periodo di rilascio sul mercato: nel caso dei telefoni, oramai lo standard è la nano SIM, ovvero il chip senza un contorno di plastica che lo circonda.
Se si vuole usare un telefono collegandolo alla rete mobile e adottando un numero personale, pertanto, tale modulo è strettamente necessario.
Cos’è una eSIM?
eSIM è invece l’abbreviazione di Embedded Subscriber Identity Module, e non è altro che un sostituto della scheda SIM fisica. Si tratta, infatti, dell’alternativa virtuale alla versione tradizionale. Nata nel 2012, ha le medesime funzionalità del modulo il cui esordio è avvenuto nel 1991, con la grande differenza che viene fissata sulla scheda madre del dispositivo elettronico e non richiede alcun inserimento, tantomeno la rimozione fisica.
Sfruttando le eSIM il cambio di numero e di operatore diventa immediato, senza tempi di attesa per i documenti fisici. Basta scaricare il profilo SIM personale dal cloud, installarlo nel modulo eSIM montato sulla scheda madre e il gioco è fatto. In aggiunta, questo sistema consente di memorizzare fino a cinque schede SIM virtuali, passando facilmente da un operatore all’altro nel momento in cui ci si trova in un’area con una cattiva copertura. In altre parole, se una normale scheda SIM fisica contiene un profilo per cliente, una eSIM contiene più profili per singolo cliente, il che è un grande vantaggio.
Utilizzare una eSIM è molto facile, basta disporre di un dispositivo compatibile ed essere legati a un operatore che supporta tale standard. In Italia, ad esempio, sono disponibili con TIM, Vodafone, WINDTRE, Very Mobile, Iliad, CoopVoce, Spusu e Vianova. L’attivazione come avviene? Come anticipato, bisogna scaricare e installare il proprio profilo sul device di interesse dopo avere ricevuto la mail apposita dall’operatore, scansionando un semplice QR Code.
Associare la stessa eSIM a due o più dispositivi non è possibile, ma si può rimuovere il profilo da uno di essi e riutilizzare lo stesso codice QR in un altro al fine di trasferire il modulo, ergo la propria identità. Per gestire al meglio le eSIM su iOS bisogna recarsi su Impostazioni > Cellulare (o Dati mobili); su Android, invece, il percorso da seguire è Impostazioni > Rete e Internet.
Per usare una SIM fisica e una eSIM allo stesso tempo è necessario che il dispositivo offra il supporto dual-SIM, naturalmente, con tecnologia DSDS (Dual SIM, Dual Standby) per offrire funzionalità complete. Coloro che sono in possesso di iPhone con iOS 13 e versioni successive, o telefoni del robottino verde con Android 10 e versioni successive, non dovranno preoccuparsi: lo standard DSDS è ufficialmente supportato e consente di connettersi a una rete con entrambe le SIM allo stesso tempo.
Qual è lo standard migliore?
L’eSIM è migliore di una SIM fisica? Decisamente. Anzitutto, la versione virtuale è minuscola (misura appena 30 millimetri quadrati, contro i 108,24 mm² delle nano SIM) ed è già implementata nel dispositivo. Di conseguenza, il vassoio per il modulo tradizionale diventa inutile e, magari, in futuro certi produttori di smartphone procederanno con la sua rimozione per garantire spazio aggiuntivo ad altri componenti, come ad esempio una batteria più capiente. Da un punto di vista puramente pratico, con la eSIM non si dovrà più avere a che fare con schede da portare con sé nel portafoglio (rischiando di perderle) o con graffette per estrarre il vano SIM.
La eSIM ha però qualche svantaggio: in primis, il trasferimento da un telefono a un altro è leggermente più lungo e meno intuitivo per coloro che non hanno un buon rapporto con la tecnologia. Inoltre, è più difficile capire se i problemi di rete sono correlati alla scheda SIM, ovvero all’operatore, o all’antenna del dispositivo in uso.