Su Digg non bastano le barricate e gli update all’algoritmo di selezione delle “news story” da piazzare in homepage, e per quanto si provi a scongiurare il pericolo il popolare servizio di social bookmarking continua a rappresentare una preda per furbi, profittatori, gruppi organizzati e cospirazioni assortiti. L’ultima abuso sistematico di Digg avrebbe matrici politiche , con gli investigatori che parlano di una vera e propria azione coordinata di censura di argomenti, siti e materiale liberale da parte di un gruppo di utenti di fede conservatrice.
Il nuovo “scandalo” di Digg è stato disvelato sulle pagine di AlterNet , dove tale ” oleoleolson ” disvela l’esistenza del gruppo organizzato Digg Patriots . Almeno settanta gli utenti Digg coinvolti, partecipanti di un gruppo Yahoo! (ora cancellato) da cui ricevevano ordini precisi sui link da “seppellire” o promuovere in base alla valenza politica del loro contenuto.
Oltre a “prendersi cura” del contenuto delle notizie, il gruppo era solito prendere di mira anche utenti singoli come il noto Mr.Baybman aka Andrei Sorcini, l’utente più celebre e prolifico di Digg che ora si dice “sbalordito dal numero vasto e organizzato di partecipanti” alla cospirazione conservatrice.
Negli (ultimi) 15 mesi di attività censoria, i Patrioti di Digg avrebbero votato contro oltre 40mila storie di presunta matrice liberale, articolo e notizie su educazione, omofobia, razzismo, scienza, ambiente, economia, divario economico tra ricchi e poveri, mezzi di comunicazione, sviluppo sostenibile, e altro.
Un’iniziativa come Digg Patriots rappresenterebbe il contrattacco dei digger conservatori contro il presunto strapotere dei liberali sul network sociale , risultato compiuto della “chiamata alle armi” del blog conservatore HotAir che tra il 2006 e il 2007 denuncio una sorta di “totalitarismo di sinistra” impegnato a tenere lontani i contenuti di destra dalla homepage di Digg.
Come risponde il management di Digg alle azioni di Digg Patriots? L’articolo su AlterNet è “certamente uno sguardo interessante gettato sulla strada che le persone sono disposte a percorrere per creare quella che credono sia la migliore esperienza Digg”, ha detto il Direttore delle Comunicazioni di Michele Husak.
Nel contempo Husak dice che la nuova piattaforma Digg in via di finalizzazione rimuoverà la funzionalità di “affossamento” dei link e si focalizzerà “su un’esperienza di fruizione news rilevante e personalizzata permettendo agli utenti di seguire i profili delle persone e dei curatori di contenuti che conoscono e dei quali si fidano”. Se basterà a scongiurare la guerra tra bande presumibilmente in atto è un’eventualità tutta da verificare.
Alfonso Maruccia