Oltre 30 editori europei, tra cui Axel Springer, hanno presentato una denuncia contro Google per abuso di posizione dominante nel mercato del digital advertising. Le organizzazioni chiedono la somma di 2,1 miliardi di euro come risarcimento delle perdite dovute alle pratiche attuate dall’azienda di Mountain View.
Google ha danneggiato gli editori europei
La denuncia è stata presentata ieri dallo studio legale Geradin Partners al tribunale di Amsterdam per conto di 32 editori di 17 paesi europei. Gli avvocati citano come riferimento la multa di 220 milioni inflitta dall’autorità antitrust francese nel 2021 e l’indagine in corso della Commissione europea.
Google offre tre servizi per editori e inserzionisti, oltre ad un exchange per l’incontro tra domanda e offerta pubblicitaria. La Commissione europea ha accertato una posizione dominante nel mercato che ostacola la concorrenza, portando ad un incremento dei costi (l’azienda californiana ha contestato i risultati dell’indagine).
Lo studio legale ha dichiarato:
Le organizzazioni hanno subito perdite a causa di un mercato meno competitivo, che è una conseguenza diretta della cattiva condotta di Google. Senza l’abuso della posizione dominante da parte di Google, le società avrebbero ottenuto ricavi significativamente più elevati dalla pubblicità e pagato tariffe inferiori per i servizi di ad tech.
I 32 editori chiedono pertanto un risarcimento danni di 2,1 miliardi di euro. Questo è il commento rilasciato dal responsabile legale dell’azienda californiana:
Google collabora in modo costruttivo con gli editori di tutta Europa. La denuncia è speculativa e opportunistica. Ci opporremo con forza e sulla base dei fatti.
Anche il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha denunciato Google per il presunto monopolio nel mercato dell’advertising digitale. Il processo inizierà il 9 settembre.