La Commissione europea ha avviato a giugno un’indagine formale per verificare se Google ha violato le regole sulla concorrenza, favorendo la sua tecnologia di display advertising. Secondo una fonte di Reuters, l’azienda di Mountain View cercherà di trovare un accordo per evitare un’indagine approfondita e lunga, ma soprattutto per non rischiare l’ennesima multa milionaria.
Google cerca un accordo con l’Europa
La Commissione europea ha finora inflitto a Google sanzioni per oltre 8 miliardi di euro. Una di esse riguarda proprio la pubblicità online (per la precisione, le inserzioni mostrate nei risultati delle ricerche). La nuova indagine copre un maggior numero di servizi (Display & Video 360, Google Ads, Google Ad Manager e altri) che Google avrebbe imposto a inserzionisti ed editori, ostacolando la concorrenza.
Secondo la Commissione europea, l’azienda di Mountain View avrebbe anche limitato l’accesso ai dati sul comportamento degli utenti disponibili tramite i servizi di intermediazione pubblicitaria, tra cui DoubleClick ID. Durante l’indagine verranno infine valutate le conseguenze della tecnologia Privacy Sandbox e del blocco dell’accesso all’identificatore “ID pubblicità” di Android.
La fonte di Reuters afferma che Google ha già inviato uno proposta alla Commissione europea, ma non sono noti i dettagli. Margrethe Vestager, Commissario europeo per la concorrenza, ha finora preferito sanzionare Google piuttosto che avviare una negoziazione. Le probabilità che accetti un accordo sono quindi piuttosto basse. In caso di colpevolezza (violazione delle normative antitrust), la multa potrebbe arrivare al 10% delle entrate del 2020, quindi circa 1,8 miliardi di dollari.