Il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva il Digital Markets Act con 642 voti favorevoli, 8 contrari e 46 astenuti. La Legge sui mercati digitali stabilisce nuovi obblighi e divieti per i cosiddetti “gatekeeper”, ovvero le piattaforme online di grandi dimensioni che detengono una posizione dominante nel mercato. La votazione per il Digital Services Act è invece prevista a gennaio 2022.
Meno potere alle Big Tech
La nuova legge si applicherà alle aziende che offrono servizi di intermediazione online, social network, motori di ricerca, sistemi operativi, pubblicità online, cloud computing, condivisione di video, browser, assistenti virtuali e smart TV. L’obiettivo principale del Digital Markets Act (DMA) è mettere fine alle pratiche commerciali scorrette e garantire una maggiore concorrenza. In caso di violazione delle norme, la Commissione europea potrà sanzionare le Big Tech.
Early Xmas gift 🥳 Today’s @Europarl_EN vote on #DMA means fair and contestable markets are on their way. It sends a clear message that in our 🇪🇺democracy it is not for #BigTech to set the rules of the game, it is for legislators. HUGE congrats @Andreas_Schwab & all of us! pic.twitter.com/PtkMVQz1pg
— Margrethe Vestager (@vestager) December 15, 2021
Il testo approvato dal Parlamento europeo definisce gatekeeper le aziende con almeno 8 miliardi di euro di fatturato annuo, una capitalizzazione di mercato di 80 miliardi di euro e un servizio disponibile in almeno tre paesi europei con almeno 45 milioni di utenti finali al mese e oltre 10.000 utenti commerciali. Questi requisiti sono ovviamente soddisfatti da Apple, Google, Microsoft, Amazon e Meta.
La legge prevede la possibilità per gli utenti di rimuovere le app preinstallate, l’interoperabilità dei servizi e il consenso per l’uso dei dati personali a scopo pubblicitario. Ci sono anche restrizioni sulle acquisizioni effettuate con lo scopo di eliminare un concorrente dal mercato. Il DMA introduce inoltre garanzie per gli informatori (protezione dalle ritorsioni) che segnalano eventuali violazioni alle autorità.
Se il gatekeeper non rispetta le norme, la Commissione europea può emettere sanzioni di importo compreso tra il 4% e il 20% del fatturato mondiale dell’esercizio precedente. Il prossimo step prevede l’avvio dei negoziati con i governi dei singoli paesi entro il primo semestre 2022. Il relatore Andreas Schwab ha dichiarato:
L’approvazione odierna del mandato negoziale per il DMA manda un segnale forte: il Parlamento europeo si oppone alle pratiche commerciali sleali dei giganti del digitale. Ci assicureremo che i mercati digitali rimangano aperti e competitivi. Questo è un bene per consumatori, imprese e innovazione digitale. Il nostro messaggio è chiaro: l’UE applicherà le regole dell’economia sociale di mercato anche nel settore digitale. Ciò significa che saranno i legislatori a dettare le regole della concorrenza, non i giganti del digitale.