La Commissione europea ha comunicato l’elenco delle aziende che dovranno rispettare il Digital Markets Act (Legge sui mercati digitali). Rispetto alla designazione provvisoria di inizio luglio ci sono importanti novità, la più eclatante delle quali è l’assenza di Samsung. Per quanto riguarda la contestazione di Apple e Microsoft sono state avviate specifiche indagini in merito.
Sei gatekeeper e 22 servizi
Sono definite gatekeeper le aziende che soddisfano tre requisiti principali: fatturato annuo pari o superiore a 7,5 miliardi di euro negli ultimi tre esercizi finanziari o capitalizzazione di mercato di almeno 75 miliardi di euro nell’ultimo esercizio finanziario; fornitura dei servizi in almeno tre Stati membri; almeno 45 milioni di utenti attivi al mese e oltre 10.000 utenti business attivi all’anno negli ultimi tre anni finanziari.
Secondo la Commissione europea, i gatekeeper sono: Alphabet (Google), Amazon, Apple, ByteDance (TikTok), Meta e Microsoft. I 22 servizi, suddivisi in base alla categoria di appartenenza, sono indicati nell’immagine.
Rispetto all’elenco provvisorio di inizio luglio manca Samsung. La Commissione ha stabilito che il browser Samsung Internet non soddisfa i requisiti. Per lo stesso motivo sono stati esclusi anche Gmail e Outlook.com.
La Commissione ha avviato quattro indagini di mercato per valutare le osservazioni presentate da Apple e Microsoft. Nonostante il raggiungimento delle soglie previste, le due aziende affermano che Bing, Edge, Microsoft Advertising e iMessage non devono rispettare gli obblighi della legge. L’indagine avrà una durata massima di 5 mesi.
Un’altra indagine di mercato è stata avviata per valutare se iPadOS dovrebbe essere incluso nell’elenco dei sistemi operativi, nonostante soglie inferiori a quelle stabilite dalla legge. L’indagine durerà al massimo 12 mesi. I gatekeeper avranno ora sei mesi di tempo per conformarsi agli obblighi e divieti del Digital Markets Act, quindi entro il 7 marzo 2024.
In seguito alla designazione dei gatepeeker sono arrivati i primi commenti da Alphabet, Apple, Amazon, ByteDance, Meta e Microsoft. Alphabet, Amazon e Microsoft hanno accettato la designazione. Meta ha dichiarato che deve ancora valutare la designazione.
ByteDance ha invece criticato la decisione della Commissione e potrebbe avviare un scontro legale. Apple infine spera che iMessage venga escluso dagli obblighi (interoperabilità con altri servizi di messaggistica). L’azienda di Cupertino sottolinea inoltre che il DMA mette a rischio la sicurezza e la privacy degli utenti. Apple dovrà modificare iOS per consentire l’installazione di store alternativi e il sideloading delle app.
In caso di violazioni della legge, le aziende rischiano sanzioni fino al 20% del fatturato mondiale. La Commissione potrebbe anche imporre rimedi strutturali, ovvero la vendita di alcuni asset.