Oggettini simpatici i Digital Photo Frame , quelle cornicette da tavolo – e non solo, ormai – dove la scritta ” pensa a noi ” non è più stampata su carta sopra una foto, ma visualizzata da display LCD a milioni di colori. Meno simpatico il virus in dotazione dalla casa , pronto a colpire chi, negligente, non ha l’antivirus più che aggiornato.
Possibile? Signorsì. Basta averli comprati, per 230 dollari, da Best Buy , uno dei più grandi ipermercati online d’oltreoceano. Secondo quanto riferisce il New York Times , un numero limitato di digital frame da 10,4 pollici, venduti sotto il brand-name Insignia, “erano stati contaminati da un virus durante la fabbricazione”. La conferma giunge da Insignia , che descrive sommariamente l’accaduto indicando il part-number NS-DPF-10A.
L’aspetto più allarmante della vicenda è che nessuno si è ufficialmente sbilanciato dicendo esattamente di quale malware si tratti. In rete si diffondono le segnalazioni più disparate e le più accorate proteste. “Ciò che infastidisce è come Insignia sottovaluti il virus. Si è limitata a dire che non tutti gli esemplari erano contaminati, si è limitata a rassicurare coloro che non hanno connesso il portafoto digitale al PC e coloro che dispongono di un antivirus. E ad avvertire che il malware riguarda solo Windows”, tuona velenoso un post su ZDnet che fa eco al comunicato. Il portafoto dovrebbe essere ritirato, sostituito o rimborsato: questa la richiesta che i netizen espongono ad Insignia.
Come l’esperienza suggerisce e come anche lo stesso New York Times ricorda nell’articolo, non c’è da stupirsi di circostanze di questo genere. È accaduto con l’iPod di Apple, non sono passati indenni i dischi nuovi di zecca di Maxtor, alcuni esemplari Seagate non del tutto asettici sono finiti nei MacBook, alcuni altri hanno ricevuto analogo omaggio da fornitori diversi e chissà quanti ulteriori episodi si possono individuare insistendo con la ricerca. E neppure si può escludere che qualche esemplare abbia attraversato l’oceano tramite le catene di importazione e si trovi ora su qualche scaffale nostrano .
Marco Valerio Principato