Digital Services Act: accordo previsto entro oggi

Digital Services Act: accordo previsto entro oggi

Entro stasera dovrebbe essere sottoscritto l'accordo tra Parlamento e Consiglio sul Digital Services Act, legge "gemell" del Digital Markets Act.
Digital Services Act: accordo previsto entro oggi
Entro stasera dovrebbe essere sottoscritto l'accordo tra Parlamento e Consiglio sul Digital Services Act, legge "gemell" del Digital Markets Act.

A fine marzo era stato raggiunto l’accordo tra Parlamento europeo e Consiglio dell’Unione europea sul Digital Markets Act (DMA). Oggi toccherà alla legge “gemella”, nota come Digital Services Act (DSA), approvata a gennaio dal Parlamento. Quando entrerà in vigore, le Big Tech dovranno rispettare una serie di obblighi per evitare pesantissime sanzioni.

Digital Services Act: Meta rischia multe milionarie

Il Digital Services Act include vari obblighi per le piattaforme online, in particolare per i social network. Meta, Twitter e YouTube dovranno implementare misure specifiche per contrastare la diffusione di contenuti nocivi (come le molestie) e fake news. Le autorità nazionali potranno chiedere l’eliminazione di prodotti, servizi o contenuti illegali entro il minor tempo possibile. La legge richiede inoltre maggiore trasparenza sul funzionamento degli algoritmi che suggeriscono i contenuti (video, prodotto, notizia e altri).

Le Big Tech dovranno fornire maggiori informazioni sull’uso dei dati degli utenti per le pubblicità mirate e non potranno usare tecniche di targeting che rivelano i dati personali di minori e individui vulnerabili a scopo pubblicitario. Le piattaforme di grandi dimensioni dovranno anche offrire un sistema di raccomandazione non basato sulla profilazione.

Il DSA prevede inoltre che i termini d’uso dei servizi siano scritti in linguaggio più comprensibile. Gli utenti potranno avviare una class action e chiedere un risarcimento per eventuali danni derivanti dal mancato rispetto degli obblighi. In caso di violazione della legge, le aziende rischiano sanzioni fino al 6% delle entrate globali e, in caso di violazioni ripetute, il ban dal mercato europeo. Il DSA ha ricevuto anche l’endorsement da Hillary Clinton.

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Pubblicato il
22 apr 2022
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