L’Unione Europea si vuol dotare di nuovi poteri per limitare l’azione delle grandi compagnie tecnologiche. È quanto riportato nel fine settimana da Financial Times con riferimento a un piano che già circola nelle aule della politica continentale. Le realtà più corpose potrebbero essere costrette a dividere i loro business o a cederli se lo status attuale costituisce una minaccia per la concorrenza o per gli interessi dei consumatori.
A Bruxelles si discute del Digital Services Act
Stando a quanto trapelato le nuove regole sarebbero incluse nel cosiddetto Digital Services Act. Le discussioni in merito dovrebbero prendere ufficialmente il via a breve, già entro la fine dell’anno. Al momento utilizzare il condizionale è d’obbligo in quanto non ci sono conferme. Inclusi a quanto pare anche passaggi in cui alle piattaforme vengono attribuite maggiori responsabilità sui contenuti pubblicati e condivisi dagli utenti.
L’unico a pronunciarsi in merito è stato il francese Thierry Breton, Commissario Europeo per il Mercato Interno e i Servizi, citando l’introduzione di una misura (da attuare solo in caso estremi) che prevederebbe l’esclusione di una società da un singolo mercato.
In fase di valutazione poi l’adozione di un sistema di rating che consentirebbe al pubblico e agli azionisti di giudicare l’operato delle aziende in relazionr ad esempio alla conformità nel versamento delle imposte (ricordiamo che è in arrivo una Digital Tax europea) o alla rapidità con cui vengono raccolte ed esaminate le segnalazioni relative alla rimozione dei contenuti.
Altro punto del Digital Services Act quello che prevederebbe la possibilità di irrogare sanzioni a coloro che impediscono la migrazione verso concorrenti forzando così all’uso di un solo servizio.