Ti sei già adeguato all’arrivo del nuovo digitale terrestre in programma per gennaio 2023? Forse hai speso diverse centinaia di euro per aggiornare i tuoi apparecchi al nuovo standard trasmissivo DVB-T2. Alcuni cittadini hanno dovuto cambiare anche antenna altrimenti non avrebbero potuto ricevere i nuovi canali.
Se sei tra questi sappi che ad aprile 2023, per seguire l’evoluzione tecnologica radiotelevisiva italiana, dovrai ancora cambiare televisore. Infatti, puoi anche aver acquistato la smart TV più all’avanguardia esistente sul mercato, ma per i prossimi standard di trasmissione non sarà più utilizzabile.
Ecco perché, qualora stessi valutando di aggiornare i tuoi apparecchi per l’arrivo del nuovo digitale terrestre, ti sconsigliamo di acquistare un nuovo televisore. In questo momento è decisamente meglio tamponare per qualche mese con un decoder compatibile al DVB-T2. Su Amazon trovi in offerta il Leelbox Mini Stick a soli 21 euro.
Digitale terrestre: ad aprile 2023 arriverà il DVB-I
La tecnologia di trasmissione radiotelevisiva in Italia si sta costantemente evolvendo. Si tratta di un processo in divenire obbligato dalla costante richiesta di nuove forme di intrattenimento sempre più coinvolgenti e personalizzabili dall’utente. Ecco perché il digitale terrestre presto dovrà convivere con il DVB-I.
Di cosa si tratta? Fondamentalmente con DVB-I si intende un nuovo e innovativo standard di trasmissione facente parte della famiglia DVB-T2. Rispetto a quest’ultimo standard però è ibrido. In pratica si serve anche di internet per la trasmissione delle programmazioni TV interagendo autonomamente con i canali in lista.
Se n’è parlato molto alla conferenza Innovation Day per il digitale terrestre. A testare il DVB-I sarà Mediaset che si è detta pronta a sperimentare questa tecnologia sui suoi quattro canali principali. Nello specifico saranno Rete 4, Canale 5, Italia 1 e 20. La particolarità riguarderà la fruizione di questi stessi che saranno disponibili anche attraverso internet.
Si tratta di un’evoluzione importante capace di migliorare in modo tangibile la qualità trasmissiva delle immagini, dei suoni e quindi dei contenuti. Da una prima analisi, ad esempio, il DVB-I trasmette con 3 secondi di anticipo rispetto al DVB-T2. Bruno Marnati, vice presidente di Anitec-Addiform, ha spiegato il perché di questo ulteriore cambiamento all’orizzonte:
La cosa fondamentale è ascoltare le esigenze degli utenti e fornire quello di cui realmente hanno bisogno. La Connected TV è chiesta dai consumatori, e in misura crescente anche dai meno giovani. La TV lineare è sempre al primo posto per ascolti, ma il tempo speso su questa offerta sta diminuendo a favore delle alternative.
Starà poi a ognuno di noi decidere se continuare questa corsa tecnologica acquistando nuovi apparecchi compatibili o rimanere con il nostro digitale terrestre. È significativo però che a distanza di soli quattro mesi dall’arrivo del DVB-T2 lo considereremo obsoleto perché saremo già in procinto di attivare il DVB-I.