Tutto pronto per l’arrivo del nuovo digitale terrestre? Purtroppo la risposta della maggioranza è no. Sono davvero tanti i problemi a cui molti utenti si sono dovuti abituare durante questo epocale passaggio dalla tecnologia DVB-T alla più recente DVB-T2.
Lo switch off definitivo non è ancora avvenuto e ci vorranno altri quattro mesi di rodaggio prima che la nuova piattaforma trasmissiva faccia il suo debutto definitivo. L’arrivo del DVB-T2 – HEVC Main 10 è previsto per gli inizi di gennaio 2023, ma attualmente non è ancora stata definita una data precisa.
Ad ogni modo, le tappe intermedie sembrano essersi concluse, ma con alcuni intoppi. Il primo switch off che ha traghettato i canali TV alla codifica Mpeg-4 è avvenuto l’8 marzo 2022. Invece, il refarming del digitale terrestre si è concluso con la fine di giugno 2022.
Digitale terrestre: stanziati altri 10 milioni per risolvere alcune difficoltà
Proprio quest’ultima operazione, quella di refarming del digitale terrestre, svoltasi in tutte le regioni, ha portato con sé diversi problemi. Ecco perché il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) ha dovuto mettere in campo altri 10 milioni di euro fondamentalmente per due motivi, elencati nella nota ufficiale che ha pubblicato la scorsa settimana:
Al fine di assicurare la visione della TV alla popolazione delle comunità montane e delle altre aree in cui non era assicurata la ricezione del segnale televisivo nel passaggio definitivo al nuovo Digitale Terrestre è stata inserita nel DL Aiuti, presentato in CdM il 4 agosto scorso, una norma che: stanzia 7,5 milioni di euro per l’innalzamento fino a 50 euro del Bonus TV per l’acquisto di apparati satellitari di ricezione della TV; prevede e autorizza una spesa di 2,5 milioni di euro, per l’anno 2022, per l’adeguamento degli impianti di trasmissione in riattivazione, in quanto non soggetti a interferenze.
Tuttavia, i tempi non saranno molto brevi. Vediamo quindi quali sono i problemi più comuni causati dal processo che ci sta portando al nuovo digitale terrestre e le soluzioni per risolverli. Resta comunque il fatto che ogni caso potrebbe essere a sé, quindi in questo articolo tratteremo i casi più generali.
DVB-T2: quando il problema non dipende da noi
Il primo grande problema è abitare in quelle zone dove non è assicurata la ricezione del segnale definitivo al nuovo digitale terrestre. Se questo è il tuo caso hai due soluzioni. La prima, portare pazienza e sperare che la tua area di residenza rientri tra quelle che prevede l’adeguamento degli impianti di trasmissione in riattivazione.
Altrimenti potresti optare per sfruttare il Bonus TV Apparati Satellitari per l’acquisto di dispositivi atti a garantirti la visione di tutti i canali tramite segnale satellitare con Tivùsat. In questo modo non avrai più problemi con il digitale terrestre e sarai libero da qualsiasi altro switch off futuro.
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Digitale terrestre: sono spariti i canali, cosa devo fare?
Il secondo grande problema, invece, sono i canali TV. Spesso e volentieri scompaio alla nostra vista da un giorno all’altro. Sicuramente sarà capitato anche a te e magari sei rimasto senza poter vedere i tuoi programmi preferiti per giorni fino a che magicamente non sono ricomparsi.
Questo è un problema comune e succede quando le frequenze di trasmissione del digitale terrestre si aggiornano prima che il tuo televisore o decoder avvii l’aggiornamento della lista canali che ha scadenza programmata.
Quando succede questo, il nostro consiglio è quello di avviare tu stesso la risintonizzazione dei canali del digitale terrestre. In questo modo non dovrai rimanere senza i tuoi programmi preferiti e sarai sempre aggiornato con tutte le novità.
Non vedo più i canali Rai e Mediaset: cosa sta succedendo
Il terzo grande problema, comune a diverse persone, riguarda l’adeguamento dei propri apparecchi alla nuova codifica Mpeg-4 dei canali del digitale terrestre. Questo comporta la perdita dei canali TV dalla numerazione 1 alla 6 di Rai e Mediaset.
Il motivo è subito spiegato. Dallo switch off dell’8 marzo 2022 del digitale terrestre, i primi 6 canali sono stati impegnati, secondo la numerazione LCN nazionale, da quelli di Rai e Mediaset, ma in alta definizione o HD. Quei pochi rimasti in qualità standard si trovano alle numerazioni successive, dalla 500 in poi.
La soluzione in questo caso è una sola, acquistare un apparecchio compatibile alla nuova tecnologia. Non ci sono alternative, altrimenti da gennaio 2023, se questo è il tuo caso, non vedrai proprio più nemmeno un canale TV.
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