L’ultimatum di Elon Musk ha avuto conseguenze drammatiche. Centinaia di dipendenti non hanno accettato di contribuire alla creazione di Twitter 2.0, rispondendo “no” alla richiesta del nuovo proprietario. Alcuni team “critici” sono rimasti senza ingegneri. Il social network rischia di collassare nei prossimi giorni. Intanto gli uffici rimarranno chiusi fino a lunedì 21 novembre.
#RIPTwitter
Musk aveva già licenziato il 50% dei dipendenti. Altri sono stati licenziati per aver criticato le sue decisioni. L’ultimatum, scaduto ieri alle ore 17:00 locali (23:00 in Italia), potrebbe diventare il “colpo di grazia” per Twitter. Il numero di dipendenti rimasti dopo il taglio iniziale era inferiore a 3.000. Secondo alcune fonti, i dipendenti che non hanno accettato le nuove condizioni di Musk sarebbero oltre 1.000.
Am hearing the number of Twitter resignations today is likely over 1,000, though unclear as not all are posting their decision.
Some teams, such as the engineering team that manages Twitter’s core system libraries, are completely gone now. https://t.co/UmPz0rRpvK
— Alex Heath (@alexeheath) November 18, 2022
L’hashtag #RIPTwitter è attualmente nei trending topic, insieme a #TwitterTakeover e #TwitterDown. Musk ha cercato di fermare l’esodo con una mossa dell’ultima ora. Il CEO ha comunicato che lo smart working è ancora possibile, ma i manager devono verificare la qualità del lavoro. In ogni caso è necessario partecipare ad un meeting di persona almeno una volta al mese.
Alcuni ex dipendenti hanno dichiarato che molti team “critici” non hanno più ingegneri, tra cui quelli che intervengono in caso di problemi tecnici alla piattaforma. Musk non sembra molto preoccupato delle dimissioni in massa, come sottolineato con questo tweet:
The best people are staying, so I’m not super worried
— Elon Musk (@elonmusk) November 18, 2022
Qualche minuto dopo ha pubblicato anche un meme:
— Elon Musk (@elonmusk) November 18, 2022
Sembra che molti dei dipendenti rimasti in azienda siano quelli con un visto temporaneo. Se non hanno un lavoro devono lasciare gli Stati Uniti. In attesa di conoscere gli ultimi sviluppi, Twitter ha sospeso i badge per l’accesso e chiuso gli uffici fino a lunedì 21 novembre, chiedendo ai dipendenti di non condividere informazioni confidenziali sui social o con la stampa.