Più che rumors erano certezze: le anticipazioni circolate nei giorni scorsi su un telefonino griffato Christian Dior hanno trovato conferma questa settimana con la presentazione del Dior phone , il cellulare senza compromessi della maison francese.
La foto diffusa da Engadget Mobile era fedele: l’apparecchio, realizzato da ModeLabs , si distingue per il suo design decisamente squadrato in un form factor bivalve impreziosito da ricami in cristalli Swarovski, e per il telecomando My Dior con tecnologia Bluetooth, che serve ad utilizzare il player multimediale e i principali comandi del telefonino senza la necessità di doverlo maneggiare direttamente.
Il Wall Street Journal spiega che questo telefono strizza l’occhio ai clienti modaioli di mercati emergenti come Cina e Russia, inseguendo un business già tentato da firme come Prada e Armani : “Nello stesso modo in cui abbiamo sviluppato il nostro orologio e la linea di gioielleria, vogliamo incrementare le vendite con il nostro cellulare” ha detto Sidney Toledano, amministratore delegato di Dior.
Il manager si aspetta di vendere almeno 10mila telefonini all’anno e di raggiungere, a medio termine, un fatturato di 200 milioni di euro. ModeLabs, aggiunge sempre il WSJ , per questo apparecchio ha investito molto in ricerca e sviluppo. Il target orientale, ossia i mercati cinese e russo, è descritto da Toledano come una reale fonte di domanda: “Ciò che davvero ci ha convinto è stato constatare quando l’utente dei paesi emergenti sia disposto a pagare un telefonino, facendo particolare attenzione ai dettagli estetici come colore e design”.
Telefonino concepito per essere “globale” (non sarà utilizzabile in Giappone e Corea dove i gestori mobili operano su reti CDMA), il Dior-fonino sarà commercializzato in varie versioni all’assai poco popolare prezzo base di circa 3500 euro. Da qui si può solo salire, fino alla versione da 3,25 carati (dove al posto dei cristalli ci sono 640 piccoli brillanti) da 18mila euro. Che non è esattamente alla portata di tutti.
Dario Bonacina