Rispondo ad Angelo, il 22enne che non trova lavoro . Io ho il problema opposto: ho 40 anni, esperienza ventennale, di cui 15 anni come responsabile IT in varie multinazionali con vari progetti di successo alle spalle.
Con un curriculum vitae che credo rispettabile, e l’esperienza variegata e proficua che ho, mi trovo a voler cambiare posto, ma… l’esperienza e il posto fisso che ho risultano essere una zavorra! Le aziende cercano, ma cercano le figure che dici, con esperienza sì, ma non troppa, giovani schiavi a cui prospettare lavori assai qualificati per tre/sei mesi, e poi sotto il prossimo.
E la mia esperienza? Non conta, anzi, significa che costo di più! Non importa se esperienza significa oculata gestione, sensibilità manageriale oltre che tecnica, visione a medio/lungo termine, chissenefrega. Le aziende navigano a vista, gestiamo il progetto a sei mesi con mercenari per nulla incentivati e motivati (ma che risultato avremo?), e paghiamo il meno possibile.
Risultato? Le aziende italiane sono sempre più mercenarizzate, perdono competitività, nessuno è interessato a ciò che fa e nessuno tra i decisori è interessato a guardare oltre la punta delle proprie scarpe. E così a 40 anni mi ritrovo nella paradossale situazione di chi a 20 si sentiva dire che non aveva esperienza, come te, e a 40 che ne ha troppa!
Viva l’Italia? Non lo so, credo sia un male delle aziende attuali, figlie del management spregiudicato e miope, delle bolle speculative, dell’ignoranza gestionale dilagante, dell’approssimazione e dell’arroganza. Con buona pace di chi vorrebbe solo lavorare bene, imparare facendolo, e magari pure divertirsi.
Buona fortuna a tutti noi, ne abbiamo bisogno.
Sergio
Sull’argomento vedi anche: I venditori IT? Ignoranti