Londra – C’è un piccolo ritorno al passato nel futuro delle famose librerie grafiche DirectX. Microsoft ha infatti deciso di accantonare l’altisonante nome Windows Graphic Foundation e chiamare la prossima release delle sue API (Application Programming Interface) semplicemente DirectX 10, continuando così una tradizione che va avanti da circa un decennio.
Alla Game Developers Conference Europe , Microsoft ha poi confermato che le DirectX 10 accompagneranno la prossima major release di Windows, Vista, e poggeranno sul Display Driver Model di Longhorn: quest’ultimo renderà possibile, fra le altre cose, installare i driver video della propria scheda grafica senza la necessità di riavviare il PC.
Le nuove tecnologie alla base delle DirectX 10, e l’utilizzo di nuove e – secondo quanto promesso da Microsoft – più veloci DLL (Dynamic Link Library), renderà le nuove API incompatibili con le versioni precedenti. Per consentire comunque agli utenti di far girare su Windows Vista l’attuale generazione di giochi, il big di Redmond aggiungerà alle DirectX 10 uno strato di emulazione software: questa soluzione, secondo alcuni, potrebbe però causare un calo delle performance (che in molti casi dovrebbe tuttavia essere bilanciato dalla maggiore potenza dei PC su cui girerà Windows Vista). La retrocompatibilità fornita dall’emulazione dovrebbe spingersi fino alle DirectX 7.
Tra gli altri dettagli resi noti da Microsoft c’è che le DirectX supporteranno lo Shader Model 4.0, una tecnologia che potrebbe tuttavia essere introdotta prima del lancio di Windows Vista grazie ad una versione aggiornata delle DirectX 9.
I due maggiori produttori di processori grafici per PC, ATI e Nvidia, si sono già detti pronti a supportare le DirectX 10 nelle loro prossime generazioni di GPU.