Ancora nulla di fatto per quanto riguarda i diritti TV della Serie A relativi alle stagioni 2024-29. I Presidenti della società hanno deciso di proseguire nelle trattative private. Fumata nera anche per i diritti TV della Coppa Italia e della Supercoppa. Non sono note le cifre offerte dai broadcaster, ma sembra la distanza tra le parti sia piuttosto ampia.
Diritti TV: accordo ancora lontano
L’assemblea della Lega Serie A è iniziata alle 15:30 di oggi. I punti all’ordine del giorno erano nove, ma quelli più importanti riguardavano i diritti TV Serie A, Coppa Italia e Supercoppa. Al termine dell’assemblea svolta in videoconferenza è stato deliberato di proseguire le trattative private con i tre broadcaster (DAZN, Sky e Medisaset) interessati alla trasmissione delle partite di campionato.
Non è stato quindi trovato il punto di incontro tra le richiesta dei club e le offerte dei tre broadcaster. Ricordiamo che il cosiddetto bando “matrioska” prevede otto diverse combinazioni per tre, quattro e cinque stagioni tra il 2024 e il 2029. La base d’asta era circa 1,15 miliardi di euro all’anno. Le offerte iniziali sono state inferiori a 600 milioni di euro. La prossima assemblea è prevista per fine mese (la scadenza è fissata per il 2 agosto).
Durante l’assemblea di oggi sono state aperte le buste con le offerte per i diritti TV di Coppa Italia e Supercoppa. I club hanno deliberato all’unanimità di non accettare le offerte pervenute da Rai e Mediaset. Anche in questo caso verrà quindi avviata la fase delle trattative private. La base d’asta era 62 milioni di euro all’anno per le stagioni 2024-27.
Rispetto al passato sembra evidente una maggiore difficoltà nella vendita dei diritti TV. Nonostante le tre finaliste delle coppe europee, il calcio italiano ha perso appeal. I pochi campioni rimasti sono attratti dai guadagni della Premier League e della Saudi Professional League. Ciò potrebbe portare anche alla perdita delle sponsorizzazioni o alla rinegoziazione dei contratti. Difficilmente DAZN e Sky recupereranno tutti gli abbonati con l’introduzione della legge anti-pirateria.