Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legislativo che recepisce la Direttiva UE 2019/790 sul diritto d’autore. Il provvedimento era stato emanato dal Governo all’inizio di agosto con la collaborazione del Dipartimento dell’editoria e in seguito alla consultazione con le varie associazioni di categoria. Tra le novità ci sono maggiori tutele per autori ed editori.
Equo compenso per i contenuti pubblicati online
La principale novità riguarda il cosiddetto equo compenso, ovvero la giusta remunerazione per i titolari dei diritti d’autore da parte delle piattaforme online che pubblicano i contenuti. I fornitori dei servizi online sono anche responsabili delle eventuali violazioni del copyright per i contenuti caricati dagli utenti. Il decreto introduce inoltre a favore degli autori il principio della “remunerazione adeguata e proporzionata al valore potenziale o effettivo dei diritti concessi in licenza o trasferiti“.
Entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto, AGCOM adotterà un regolamento che stabilisce i criteri per la determinazione dell’equo compenso, tenendo conto di vari parametri, tra cui il numero di visualizzazioni del contenuto online. Se le parti non trovano un accordo è possibile chiedere l’intervento di AGCOM (negoziazione assistita) o rivolgersi all’autorità giudiziaria.
Sono previsti alcune eccezioni al riconoscimento dei diritti d’autore, ad esempio l’estrazione di testo a scopo di ricerca scientifica e gli snippet, ovvero piccole parti degli articoli. Il decreto introduce altre importanti novità, come l’ampliamento delle categorie di titolari dei diritti, l’ammissibilità della remunerazione forfettaria e nuovi termini temporali per la risoluzione del contratto o revoca dell’esclusiva, in caso di mancato sfruttamento dell’opera.