Joe Biden firmerà nei prossimi giorni un ordine esecutivo per autorizzare la FTC (Federal Trade Commission) a scrivere nuove regole che garantiranno agli utenti il diritto alla riparazione. L’intervento del Presidente degli Stati Uniti avrà sicuramente conseguenze importanti per i produttori di dispositivi. I benefici si vedranno anche in termini di sostenibilità ambientale con la riduzione della spazzatura elettronica.
Diritto alla riparazione: come in Europa?
L’ordine esecutivo è in realtà rivolto principalmente agli agricoltori che sono obbligati ad utilizzare i pezzi di ricambio forniti dai produttori di trattori, ma dovrebbe essere esteso anche ai dispositivi elettronici con l’obiettivo di incentivare la concorrenza e ridurre i prezzi per i consumatori.
Nel corso degli anni, vari stati hanno cercato di introdurre leggi per garantire il diritto alla riparazione, ma i produttori (tra cui Apple) hanno sempre ostacolato le iniziative attraverso imponenti campagne di lobbying, affermando che la riparazione “fai da te” metterebbe a rischio la sicurezza dei dispositivi.
Per la prima volta, un Presidente degli Stati Uniti ha deciso di intervenire direttamente sulla questione. Un portavoce di iFixit, nota azienda che “smonta” i prodotti per verificare le possibilità di riparazione, ha dichiarato:
Le big tech hanno approfittato dei consumatori per troppo tempo, a spese delle piccole imprese locali. Siamo molto contenti dal fatto che l’amministrazione Biden stia pianificando di utilizzare il potere normativo della FTC per ripristinare la concorrenza.
La Commissione europea ha chiesto nel 2020 l’introduzione di nuove regole per il diritto alla riparazione di smartphone, tablet e notebook. Il Parlamento europeo ha votato a favore della proposta, suggerendo l’uso di etichette per indicare l’indice di riparabilità dei prodotti.
Aggiornamento (09/07/2021): Biden ha firmato l’ordine esecutivo.