Il nuovo rapporto sulla trasparenza pubblicato nel fine settimana da Discord (link a fondo articolo) mette in luce l’impegno della squadra al lavoro sul servizio nella lotta a estremismo e violenza: per tali ragioni negli ultimi sei mesi del 2020 è stato imposto il ban a 2.212 server.
Via estremismo e violenza da Discord: i numeri
Il focus è su questo dato in particolare poiché quasi raddoppiato rispetto ai sei mesi precedenti. Oltre un terzo (334 per la precisione) era legato al movimento QAnon. Nello stesso periodo 5.875 server sono stati messi al bando per ragioni legate al cybercrimine, altri 5.103 per sfruttamento, 3.207 per hack & cheat, 3.463 per molestie e 3.210 per spam.
Sempre con riferimento alla seconda metà del 2020, sono risultati 266.075 gli account di tipo “non spam” cacciati dalla piattaforma. Di questi, 30.022 per ragioni nuovamente legate a violenze ed estremismi, 129.403 per sfruttamento, 33.615 per molestie e 23.030 per comportamenti illeciti riconducibili alla pedopornografia.
Ricordiamo che Discord potrebbe essere ormai vicina all’acquisizione da parte di Microsoft. I primi rumor in merito sono emersi nelle scorse settimane e un annuncio ufficiale potrebbe giungere entro la fine di aprile. Sul tavolo, secondo le fonti delle indiscrezioni, un investimento economico quantificato in circa 10 miliardi di dollari.
La piattaforma ha inoltre introdotto nei giorni scorsi una nuova funzionalità chiamata Stage Channels, chiaramente ispirata a quanto propone Clubhouse. Fondata nel 2015 e fin da subito legata a doppio filo alle community del mondo gaming, è andata nel corso del tempo espandendo il proprio raggio d’azione ben oltre i confini dell’ambito videoludico.