Disinformazione: Community Notes praticamente inutili

Disinformazione: Community Notes praticamente inutili

Un'analisi di Bloomberg mostra la scarsa efficacia delle note della collettività (che verranno usate anche da Meta) nel contrasto alla disinformazione.
Disinformazione: Community Notes praticamente inutili
Un'analisi di Bloomberg mostra la scarsa efficacia delle note della collettività (che verranno usate anche da Meta) nel contrasto alla disinformazione.

Meta ha recentemente avviato i test per le Community Notes negli Stati Uniti, seguendo l’esempio di X che usa questa soluzione di moderazione da circa quattro anni. Una dettagliata analisi effettuata da Bloomberg mostra però che le note della collettività non fermano la diffusione delle fake news.

Community Notes inutili senza correttivi

La moderazione dei contenuti veniva effettuata da Meta con l’aiuto delle organizzazioni di fact-checking. Questa soluzione è stata eliminata negli Stati Uniti, in quanto portava ad interventi troppo drastici e “politicamente distorte” (in pratica è una modifica introdotta per migliorare i rapporti con l’amministrazione Trump).

Le Community Notes su Facebook, Instagram e Threads funzioneranno in modo simile a quelle di X, quindi erediteranno probabilmente gli stessi difetti (la Commissione europea ha avviato un’indagine nei confronti dell’azienda di Elon Musk). I giornalisti di Bloomberg hanno esaminato circa 1,1 milioni di note della collettività in inglese pubblicate su X tra il 1 gennaio 2023 e il 28 febbraio 2025, scoprendo la loro scarsa efficacia nel contrasto alla disinformazione.

Il vantaggio principale rispetto al fact-checking è la velocità. Una nota della collettività viene mostrata in media entro 14 ore dalla pubblicazione del post, mentre la risposta dei fact-checker arriva dopo oltre una settimana. Nonostante ciò, le note vengono mostrate quando il danno è già fatto, ovvero dopo che il post è diventato virale.

L’analisi di Bloomberg rivela inoltre che molte note non vengono pubblicate perché non si raggiunge un consenso tra i collaboratori, mentre altre già pubblicate vengono successivamente rimosse. Nelle note sono presenti link alle fonti della vera notizia che smentisce quanto scritto nel post. Queste fonti sono spesso siti di informazione mainstream, come CBS, Reuters e BBC, che lo stesso Elon Musk considera non affidabili.

La fonte più citata in assoluto è Wikipedia che, secondo Musk, è una piattaforma gestita da attivisti di estrema sinistra. Se vengono contestate le fonti, le Community Notes non servono più a nulla.

X condivide una percentuale delle entrate pubblicitarie con i creatori dei contenuti (abbonati Premium), quindi paga di più gli utenti con post più popolari. Ciò spinge molti utenti a pubblicare fake news che diventano subito virali. Le note della collettività potrebbero essere più utili se venisse eliminato questo incentivo.

Fonte: Bloomberg
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Pubblicato il
21 mar 2025
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