Disinformazione: Twitter lascia il codice di condotta (update)

Disinformazione: Twitter lascia il codice di condotta (update)

Twitter ha deciso di non partecipare più al codice di condotta che prevede una serie di impegni per contrastare la disinformazione.
Disinformazione: Twitter lascia il codice di condotta (update)
Twitter ha deciso di non partecipare più al codice di condotta che prevede una serie di impegni per contrastare la disinformazione.

Thierry Breton, commissario per il mercato interno, ha confermato che Twitter non rilascerà più i report sulle misure implementate per combattere la disinformazione. La partecipazione al codice di condotta è volontaria, ma gli obiettivi dell’iniziativa, avviata nel 2018, sono inclusi nel Digital Services Act. L’azienda di Elon Musk rischia quindi multe piuttosto pesanti.

Twitter e le fake news

L’abbandono del codice di condotta da parte di Twitter non è un sorpresa. Tra i report pubblicati a gennaio 2023, quello dell’azienda californiana era il peggiore di tutti in termine di trasparenza. Nel documento viene chiaramente specificato che non sono presenti dati dettagliati a causa delle scarse risorse (pochi dipendenti).

Come detto, la partecipazione al codice di condotta è volontaria. La sottoscrizione da parte di Twitter è avvenuta prima dell’arrivo di Elon Musk e dei licenziamenti di massa. L’iniziativa anticipa il Digital Services Act (Legge sui servizi digitali), in base alla quale Twitter è considerata una piattaforma di grandi dimensioni (oltre 45 milioni di utenti attivi mensili), pertanto dovrà rispettare precisi obblighi.

Uno di essi prevede proprio l’attuazione di misure efficaci contro le fake news. Il commissario per il mercato interno aveva già avvertito Musk delle possibili conseguenze. Ieri sera ha ribadito il concetto. Twitter può anche non seguire il codice di condotta, ma dovrà obbligatoriamente rispettare il Digital Services Act a partire dal 25 agosto.

In caso di violazione della legge sono previste sanzioni fino al 6% delle entrate globali annuali. In casi estremi, la Commissione europea potrà chiedere ad un tribunale la sospensione del servizio.

Aggiornamento (2/06/2023): un team di specialisti digitali dell’Unione europea visiteranno a fine giugno la sede di Twitter a San Francisco per effettuare uno “stress test” sul rispetto delle regole del Digital Services Act. Intanto la responsabile del gruppo Trust and Safety di Twitter, Ella Irwing, ha rassegnato le dimissioni.

Fonte: TechCrunch
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Pubblicato il
27 mag 2023
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