Bob Iger, CEO di Disney , ha fatto il pieno di pacche sulle spalle durante l’ultima conference di bilancio. L’ accordo con Apple, che permette dallo scorso settembre di commercializzare su iTunes Store un vasto assortimento di titoli, si sta dimostrando uno più vantaggiosi degli ultimi tempi. Dal 12 settembre scorso, infatti, sono stati venduti più di 500 mila film, con una media settimanale di circa 62 mila download.
I risultati non sembrano essere inaspettati. Fin dalla prima settimana, Disney era riuscita a piazzare 125 mila film e registrare un primo fatturato di circa un milione di dollari. Numeri importanti, che secondo Iger daranno vita ad un giro di affari di 50 milioni di dollari entro il 2007.
L’unica spina nel fianco è rappresentata ancora dalla grande distribuzione home-video che si è già espressa negativamente sulla vendita online al dettaglio di film in formato digitale. Target e WalMart hanno minacciato ripercussioni sulle major nel caso in cui i contratti licenziatari con gli store online siano troppo vantaggiosi. “I prezzi più bassi offerti dai negozi online, come iTunes ed Amazon Unbox, potrebbero danneggiare il business”, aveva tuonato un mese fa Gregg Steinhafel, presidente della catena Target.
Ma gli affari su iTunes vanno così bene che le case produttrici, secondo alcune discrezioni, sembrerebbero propense ad abbandonare ogni remora per buttarsi sulla “mela dalle galline d’oro”. Le ultime voci danno 20th Century Fox come la favorita del gruppo, di fatto pronta ad affiancare Disney nel business.
Di fronte alla conferma dei numeri manca ancora solo la valutazione finale sul migliore modello di business da adottare: vendita o noleggio? Apple continuerà a percorrere la strada della commercializzazione con prezzi di listino compresi fra 13 e 15 dollari; Microsoft, con il suo nuovo
Xbox Live Marketplace , invece, è convinta di riuscire ad ottenere di più con un noleggio compreso fra i 3 e i 7 dollari. Ai consumatori la scelta e la sentenza.
Dario d’Elia