Los Angeles (USA) – I media americani ne stanno parlando molto e ci sono esperti che ritengono questo il futuro della distribuzione cinematografica. Stiamo parlando di MovieBeam, l’ultima idea della Walt Disney Company per consentire agli utenti televisivi di scaricare i film del proprio catalogo a loro piacimento.
MovieBeam è un servizio di video-on-demand costituito da un dispositivo esterno, una set-top box, che l’utente piazza nel proprio salotto e che dialoga con i server Disney. All’occorrenza, l’abbonato MovieBeam può scaricare film della Disney e degli altri studios partner dell’iniziativa. Il dispositivo gestisce un sistema sviluppato da Samsung dotato di hard disk capace di immagazzinare il film scaricato e di renderlo accessibile per 24 ore dal completamento del download. Dopo quel periodo di tempo il film non può più essere visto.
I costi, un capitolo poco sottolineato da certa stampa, sono però decisamente elevati. Si va dall’addebito di 3 o 4 dollari per ciascun film al canone mensile da 7 dollari fino all’attivazione, pari a circa 30 dollari.
Il tutto per fruire di un sistema che soffre di gravi limitazioni. MovieBeam infatti offrirà almeno inizialmente un centinaio di titoli che possono essere scaricati in qualsiasi momento ai quali, ogni settimana, se ne aggiungeranno una decina. Dalla sua, MovieBeam offre ai genitori la possibilità di impostare un sistema di classificazione nonché un limite massimo di spesa settimanale. Può sembrare poco ma credono al sistema nomi grossi come Sony Pictures Digital, Universal Studios, 20th Century Fox, Miramax, Warner Bros. ed altri.
Per Disney e gli altri studios secondo molti si apre un nuovo capitolo. Di certo in questo modo il video-on-demand trova una via alla commercializzazione che consente peraltro alla casa americana di proteggere i contenuti diffusi con i sistemi di protezione proprietari integrati in MovieBeam.
Ora rimane da vedere se il mercato sarà ricettivo. Mezza Hollywood è lì che aspetta di saperlo.