Nelle scorse ore, Disney+ ha provveduto a pubblicare i risultati finanziari dell’ultimo trimestre, i quali hanno confermato il gran successo che sta riscuotendo: a gennaio 2022 la piattaforma è arrivata a toccare quota 129,8 milioni di abbonati, ovvero un incremento del 37%, andando a registrare un fatturato complessivo di 21,82 miliardi di dollari, con un incremento delle entrate del 15% e un utile operativo balzato a 3,2 miliardi di dollari.
Disney+: ecco perché il prezzo dell’abbonamento potrebbe aumentare
Si tratta di dati di tutto rispetto, frutto degli sforzi fatti dalla piattaforma per cercare di migliorarsi il più possibile e offrire contenuti di qualità. Per continuare a fare ciò e soprattutto per poter espandere l’offerta di produzioni dedicate, il costo dell’abbonamento al servizio potrebbe tuttavia subire un aumento.
Durante l’incontro con gli investitori, tenutosi proprio a margine della divulgazione dei risultati fiscali, Bob Chapek, il CEO di Disney, ha affrontato il tema dell’aumento dei prezzi che però non andrebbe a coinvolgere gli utenti nel breve periodo, ma arriverebbe tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023. Non è stato chiarito se il riferimento al 2023 riguarda l’anno fiscale di Disney (che comincia ad ottobre) oppure l’anno solare, per cui da gennaio.
L’aumento dei prezzi andrebbe di pari passo con la volontà della piattaforma di immettere, a partire dal 2023, una nuova programmazione esclusiva, in modo tale che l’azienda possa avere più margini di manovra per valutare la cosa. L’obiettivo di Disney+ è immettere oltre 100 nuovi titoli ogni anno e di investire dai 14 ai 16 miliardi di dollari nel prossimo triennio per sostenere le nuove produzioni.
Da ricordare che un rincaro è già avvenuto a febbraio dello scorso anno, in concomitanza dell’integrazione su Disney+ della macro sezione Star, quando l’abbonamento mensile è stato portato dagli originali 6,99 euro/mese agli attuali 8,99 euro/mese e l’abbonamento annuale è passato da 69,99 euro a 89,99 euro.