Boston (USA) – Lo scorso anno su Plug-In uscì un articolo su di un display 3D che, grazie alla tecnologia di Deep Video Imaging, riusciva a “spazializzare” l’immagine sovrapponendo due sottili schermi LCD uno sopra all’altro e sfalsando l’immagine con differenti livelli di opacità.
Ma la tecnologia promessa da Deep Video, rivolta al mercato di massa, è ben poca cosa rispetto a quello annunciato da Actuality Systems, un’azienda che porta avanti un ambizioso progetto di display 3D dal lontano 1988.
I display 3D di Actuality si avvalgono di un concetto di base già noto da circa mezzo secolo: proiettare le immagini si di uno schermo che ruota molto rapidamente. Il moto rotatorio fa sì che il cervello umano fonda le immagini fra loro creando un’immagine “che appare come sospesa in uno spazio tridimensionale, consentendo agli utenti di muoversi attorno allo schermo e guardare l’immagine da ogni angolo”, ha spiegato Greg Favalora, co-fondatore e CTO di Actuality.
Il display di Actuality assomiglia ad una sfera di cristallo da fattucchiera, con un globo all’interno del quale vengono proiettate le immagini ed una base contenente un potente sistema di elaborazione grafica che mappa l’immagine su uno spazio 3D e renderizza i voxel attraverso sofisticati algoritmi proprietari. Il software, a detta di Favalora, sostituisce “specchi e lenti” e consente di costruire monitor dalla struttura meccanica molto semplice.
Il primo prototipo di un tale monitor “rotante” misura 10″ di diametro ed è in grado di visualizzare immagini a 8 colori ad una velocità di 600 RPM (giri per minuto). Il monitor si avvale delle librerie standard OpenGL per il 3D, un fattore che lo rende direttamente compatibile con una grande varietà di software in circolazione.