È trascorsa oltre mezza giornata tra le prime avvisaglie del disservizio e il definitivo rimedio posto da Microsoft per ripristinare la piena funzionalità di Skype: Redmond, dopo il problema che ha messo in ginocchio la versione consumer della piattaforma di comunicazione VoIP, porge ora le proprie scuse e prova ad offrire una giustificazione.
È stato “un cambiamento nelle configurazioni più imponente del solito” a determinare il problema, spiega Microsoft, con “alcune versioni di Skype non sono state in grado di processare correttamente”: di qui la disconnessione degli utenti dalla rete, e i pronti tentativi di riconnessione che hanno generato un volume di traffico che l’infrastruttura non è stata in grado di supportare. Si devono a questo problema l’impossibilità di effettuare chiamate o di connettersi, le incoerenze nella visualizzazioni dei contatti. Proprio questo sovraccarico ha probabilmente reso inutilizzabile lo stesso Skype For Web, di cui per qualche ora Redmond ha suggerito l’utilizzo, salvo poi rettificare.
Microsoft afferma che “gli utenti sono sempre la priorità”: se Skype for Business non è stato investito dal problema, per i numerosi utenti della versione consumer che impiegano Skype sul lavoro e per le esigenze personali restano le più sentite scuse, che per alcuni osservatori non sono altro che un’ammissione della fragilità del modello cloud che Redmond ha adottato come spina dorsale del proprio business.
Ma anche gli utenti di Skype for Business non sembrano essere immuni da disservizi: con l’installazione di Office 2016 si creano dei problemi di compatibilità che possono rendere Skype inservibile. Microsoft ha suggerito una soluzione che prevede la reinstallazione del client attingendo a link aggiornati.
Gaia Bottà