Dopo diversi mesi di lavoro, gli sviluppatori rilasciano finalmente Distrobox 1.8, l’ultimo aggiornamento del contenitore software GNU libero e sviluppato in Italia. Il progetto, creato dall’Italiano Luca di Maio, permette di far uso dei cosiddetti contenitori, ovvero delle sessioni di macchine virtuali, ma più limitate, al fine di poter virtualizzare qualsiasi distribuzione ed eseguirla rapidamente sul proprio sistema per qualsiasi tipo di necessità.
Distrobox 1.8: tutte le novità più importanti del contenitore che permette di virtualizzare le distribuzioni Linux
Innanzitutto Distrobox 1.8 migliora sensibilmente il modo di gestire i comandi shell quando si entra in ciascun contenitore. Ciò dovrebbe aiutare nel prevenire potenziali problemi correlati ai caratteri di escape e all’analisi dei comandi. A parte ciò, viene anche migliorata l’integrazione con Nvidia, assicurando un funzionamento più fluido e performante ai possessori di GPU GeForce, o di altre serie dell’azienda, quando si utilizza l’accelerazione hardware.
I miglioramenti interessano anche la gestione e la compatibilità tra diversi ambienti desktop con l’aggiornamento delle variabili d’ambiente XDG. Chi fa uso di manifesti remoti potrà ora servirsi di una nuova funzionalità che permette di gestire i file assembly Distrobox remoti, che ora è possibile mantenere con il nuovo comando “distrobox assemble create –file https://foo.com/file.ini”, rendendo la procedura di configurazione notevolmente più semplice, veloce ed efficiente.
Distribox 1.8 può ora eseguire più distribuzioni di container, avendo ampliato maggiormente il supporto per includere immagini da uBlue e toolbox, oltre a quelle recenti di Fedora, Ubuntu e Alpine, per garantire una notevole flessibilità nella scelta dell’ambiente.
Naturalmente, la nuova versione si concentra anche sulla correzione di bug e sui miglioramenti alla stabilità. Tra le correzioni più importanti, c’è ora la garanzia che le variabili d’ambiente vengano impostate correttamente, oltre alla risoluzione dei problemi relativi al rilevamento dei nomi dei file di assemblaggio e per quanto riguarda la compatibilità con i timestamp di Docker e i nomi utente di Active Directory.
La lista completa dei cambiamenti di Distrobox 1.8 è consultabile nella pagina GitHub dedicata, da cui è anche possibile scaricare il software.