“Microsoft, Google e Apple gestiscono i plugin come fossero trojan”. Lo sfogo di Asa Dotzler, storico sviluppatore Mozilla impegnato nella diffusione del software libero, parte dal suo blog personale per poi rimbalzare sulle pagine web di mezzo mondo. Migliaia di utenti si uniscono alla protesta, commentando negativamente la politica delle installazioni silenziose che “attaccano” continuamente i browser web. Ma stabilire il confine tra invadenza e agevolazione amichevole non è affatto semplice.
Anche se si tratta di programmi sicuri e certificati, non di malware, secondo Dotzler questo tipo di comportamento automatizzato non è per niente corretto: “Ho scaricato ed installato iTunes, per gestire la mia collezione musicale e sincronizzare il mio iPod. Ma senza il mio consenso il programma ha installato del software aggiuntivo nel browser”.
Lo sviluppatore punta il dito anche sui plugin web imposti dai programmi Microsoft, come Windows Live Photo Gallery e Office Live, che si comporterebbero in maniera altrettanto subdola. E storce il naso per il Google Update che appare magicamente dentro Firefox, installando sul computer il noto Google Earth.
Secondo l’uomo Mozilla non è accettabile che questi pacchetti aggiuntivi continuino ad insinuarsi in un software di navigazione a tradimento, senza chiedere neppure il permesso. È una questione di rispetto verso gli utenti. Resta ovviamente difficile tracciare una linea da non superare: chi installa Quicktime, ad esempio, ormai si aspetta di ritrovare anche sul browser i codec dedicati alla corretta visualizzazione web di quei video.
Roberto Pulito